Madonna delle Grazie. il Redentore risana gli infermi

disegno preparatorio, ante 1881 - ante 1881

Disegno rappresentante una figura elevata in alto e attorniata da angeli in forma di giovanetti, con le braccia leggermente allargate. La figura occupa la metà superiore della composizione, all’interno della centina. In basso figure di popolani: la donna all’estrema sinistra solleva verso il cielo un bambino piccolo, un’altra donna in basso a sinistra tiene appoggiato a sé un fanciullo. A destra un anziano appoggiato ad un bastone e sorretto da un angelo, intorno altre figure di dolenti, sullo sfondo una barca con un angelo a bordo. Il solo disegno dell’imbarcazione e dell’angelo è forse condotto a matita molto morbida, ma il resto del tracciato è a carboncino con sfumino e rilievi di pastello bianco nel cielo, nelle due donne in basso a sinistra e nell’angelo a destra. La composizione è inserita in una cornice centinata tracciata a matita o carboncino entro un’altra cornice rettangolare

  • OGGETTO disegno preparatorio
  • MATERIA E TECNICA carta azzurra/ matita bianca
    carta azzurra/ carboncino
    carta azzurra/ matita nera
    carta azzurra/ sfumino
  • ATTRIBUZIONI Barilli Cecrope (1839/ 1911): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale di Parma
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo della Pilotta
  • INDIRIZZO Piazzale Pilotta 13 A, Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Benché sia indicato come “Il Redentore risana gli infermi” lo studio in esame è una prima idea per la pala dell’altare maggiore del Duomo di Cortemaggiore, rappresentante la “Madonna delle Grazie”, posta in opera nel 1881. La Galleria Palatina acquistò nel 1912 dal figlio dell’artista, Arnaldo Barilli, un gruppo di 14 disegni e bozzetti fra i quali quattro studi ad olio, tre su carta preparata (invv. 1440, 1439 e 1437) e uno su tela (inv. 1438), relativi alla stessa opera. I tre bozzetti più piccoli, su carta, lasciano trasparire una freschezza di sguardo, una qualità pittorica e anche una partecipazione al dramma – che tocca il culmine nel bellissimo brano della donna cosiddetta orante, in realtà appoggiata ad un’altra figura nel bozzetto e all’angelo nella redazione finale – memori dei grandi drammi dipinti da Géricault, delle pennellate pastose di Delacroix, una tensione che poi si perde nel bozzetto grande, su tela, e inevitabilmente anche nell’esecuzione della pala finale. Forse anche il soggetto, un naufragio, così anomalo in terra padana (come sottolinea Francesco Barocelli), è una memoria degli anni parigini di Barilli 1867-1870) ma potrebbe essere anche una suggestione rimasta dalla grande inondazione che, nel 1870, colpì Roma, raccontata da Barilli in un dipinto di commossa partecipazione umana, poi donato all’Accademia nel 1872. Eleonora Frattarolo nella scheda del catalogo del 2001 sottolinea come la pala di Cortemaggiore torni alla “retorica dei sentimenti” che riporta velocemente Barilli indietro di troppi anni, alle lezioni puriste dell’Accademia: anche la prova di Barilli “mostra tutta l’insanabile crisi in cui agonizza”, nel XIX secolo, la pittura di soggetto religioso. Il disegno in esame mostra un’idea compositiva differente, poi quasi del tutto abbandonata nella parte in basso, che però aveva una forza rappresentativa non indifferente: nella proporzione minore delle figure dei naufraghi Barilli riusciva a raccontare più brani di vita, una partecipazione più credibile e convinta, gestendo uno spazio meno impegnato da figure monumentali – nella redazione finale l’angelo, comprese le ali spiegate, occupa visivamente quasi tutta la parte inferiore del dipinto – secondo soluzioni che adotterà, per esempio a Bologna, Luigi Busi. Il foglio fu acquistato nel 1912 dal figlio del pittore, Arnaldo Barilli, insieme ad altri 13 schizzi e bozzetti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800636192
  • NUMERO D'INVENTARIO 1432
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul passepartout, in basso a destra, su un cartellino incollato - CECROPE BARILLI – Il Redentore risana/ gli infermi/ inv. n. 1432/ a lapis con lumi di biacca su carta/ cilestrina – cm. 46,5 x 32 - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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