Tintoretto ritrae la figlia morente. interno con figure

dipinto ante 1881 - ante 1881

All’interno di una stanza, separata da un altro ambiente da una tenda damascata, una donna morente, giace nel letto, al suo fianco inginocchiato la figura di un uomo, il pittore che l’ha ritratta sulla tela appoggiata al cavalletto, dietro alla quale compare la valigetta dei colori aperta, a terra sul pavimento sono sparsi la tavolozza con i pennelli. Accanto al letto è sistemata una poltrona su cui sono appoggiati un libro delle preghiere e una stola. Sulla parete di fondo un dipinto dal soggetto raffaellesco

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 78 cm
    Larghezza: 105 cm
  • ATTRIBUZIONI De Martino Guglielmo (1875/ 1898)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE MARCA - Museo delle Arti Catanzaro
  • LOCALIZZAZIONE Contenitore fisico
  • INDIRIZZO Via Alessandro Turco, Catanzaro (CZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE De Martino si forma nell’orbita di Andrea Cefaly, la sua produzione comprende scene di genere e temi del risorgimento, manifestando sulla scia del Morelli un certo interesse per gli uomini illustri del romanticismo storico, in particolare per le vite degli artisti celebri veneziani, la cui fonte principale è costituita dalle Meraviglie dell’arte di Cesare Ridolfi del 1648, come testimonia il dipinto Il pittore ritrae la figlia morente. L’attenzione è focalizzata sulla prematura morte di Marietta Robusti (1554 circa-1590), figlia di Jacopo detto il Tintoretto, descritta nelle Meraviglie dell’arte, ripubblicate nel 1832, accrescendone la fama letteraria nel corso del secolo. La figlia del noto pittore morta a trenta anni circa è stata pianta “amaramente” dal pittore che ha sofferto molto per la sua perdita. Su questo passaggio si concentra il De Martino nel rappresentare il soggetto. Il dolore per il sopraggiungere imminente della morte della fanciulla è espresso dal volto pallido della malata e da quello appena abbozzato dal padre nel dipinto che ritrae la figlia morente. Tintoretto sopraffatto dal dolore interrompe il lavoro, la tavolozza e i pennelli sono sparsi sul pavimento e la valigetta dei colori è aperta dietro il cavalletto. Il pittore è seduto accanto al letto in cui giace la figlia Maria. Il tema storico illustrato descrivendo il dettaglio più minuto del quotidiano, è ambientato in un interno di una famiglia borghese. L’uniformità dei toni terrosi utilizzati è interrotta dal colore rosso di una poltrona dove è adagiata una stola e un libro di preghiere. In epoca romantica ebbe un certo fascino la leggenda che Jacopo Tintoretto avesse ritratto la figlia sul letto di morte, la scena divenne il soggetto di alcuni dipinti di cui il più noto rimane quello di Léon Cogniet (1794 – 1880) del 1843 circa, conservato al Musée des Beaux-Arts de Bordeaux a cui il De Martini si è ispirato. Il tema è praticato anche nella pittura italiana da Giuseppe Giani nel 1858 (Ospedale Mauriziano Umberto I, Torino), da Eleuterio Pagliano nel 1861 (Milano, Galleria d’Arte Moderna), anno in cui ospita nel suo studio Domenico Morelli e Nicola Pitocchi il cui bozzetto è da riconoscere in quello conservato alla Pinacoteca Patiniana
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800011345
  • NUMERO D'INVENTARIO 0011345
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - De Martino Guglielmo (1875/ 1898)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ante 1881 - ante 1881

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'