Cristo risorto

monumento funebre, ante 1924/11/04 - ante 1924/11/04

Monumento poggiato sul muro perimetrale sul lato sud, composto da una parte verticale che ricorda un tempio classico, realizzato in pietra: quattro semicolonne scanalate che sorreggono una trabeazione semplice con all’interno un’iscrizione latina. Al centro è inserito il rilievo del Cristo risorto, eseguito in bronzo e coronato da un mosaico dorato, poggiato su una lastra di pietra. Ai lati, incorniciate dalle colonne, sono affisse le lapidi in marmo rosso levigato. Al centro delle lastre sono incisi i nomi e le dediche dei due caduti, coronate dai medaglioni con le effigi bronzee dei fratelli Capponi, visti di profilo. A separare le iscrizioni da altri nomi, sono stati inseriti due elementi decorativi a festone, in bronzo. Sulla terra è poggiata la lapide di famiglia, in marmo grigio. Il complesso monumentale è circondato da una bassa cancellata in ferro, con decorazioni in stile liberty

  • OGGETTO monumento funebre
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    FERRO
    GRANITO
    PIETRA
  • MISURE Profondità: 300 cm
    Altezza: 422 cm
    Larghezza: 270 cm
  • ATTRIBUZIONI Borghesani Alfonso (1882/ 1962): scultore
    Canziani Emilio (notizie 1924)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Cimitero della Certosa
  • INDIRIZZO Via della Certosa, 18, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dramma famigliare, causato dalla duplice morte dei fratelli Capponi, caduti in guerra nel 1917 nell’arco di una settimana, viene espresso in questo imponente monumento. Il ruolo principale è affidato alla figura di Cristo risorto, con gli occhi chiusi e le mani giunte sul petto, simbolica rivelazione della vita eterna, come ci ricorda anche l’iscrizione latina incisa nella trabeazione. Qui i ritratti dei caduti sono rappresentati di profilo, entro medaglie, con lo sguardo rivolto verso Cristo. Autore dell’opera è lo scultore Alfonso Borghesani, lo testimonia una notizia pubblicata sul quotidiano “L’Avvenire d’Italia”, del 4 novembre 1924, dove viene citato il monumento Capponi appartenente al celebre artista di Crevalcore. L’esecuzione del monumento potrebbe risalire proprio a quell’anno, o anticipare di poco la data suddetta. Il Borghesani lavorò per molte altre tombe e monumenti in ricordo dei caduti della prima guerra mondiale; all’interno del cimitero della Certosa di Bologna ne possiamo ammirare diverse opere. In questo caso lo scultore ottiene un risultato interessante che riflette lo stile decorativo di quegl’anni, giocato sulla simmetria degli elementi e sui contrasti cromatici dei materiali. Bibliografia: "Le tombe dei caduti", schede di Annalisa Bozzano, Mirella Cavalli, in "Memorie della Grande Guerra. Le tombe dei caduti nel cimitero monumentale della Certosa di Bologna", a cura di Mirella Cavalli, Minerva Edizioni, Bologna 2007, scheda n. 7, pp. 76-77
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634439
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI lastra a sinistra, al centro - EMILIO CAPPONI/ CAPITANO NEL 261° DI FANTERIA/ A SOLI VENTISEI ANNI/ NELL’ARDORE DEL SVPREMO OLOCAVSTO/ LANCIATOSI ALLA CONQVISTA DEL VODICE/ VI IMMOLO LA NOBILE VITA/ IL 27 MAGGIO 1917/ GLORIFICANDO SE/ E LA PATRIA - capitale - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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