Ritratto di Giovanni Guerra

dipinto, 1829 - post 1829

Ritratto di uomo seduto dietro ad un tavolo. Indossa una marsina e camicia con alto colletto. Tiene nella mano sinistra un disegno con due figure nude, una di schiena e una frontale. Sul tavolo davanti a lui un foglio arrotolato (spartito?), un documento con iscrizione e un flauto. Fondo scuro. In semplice cornice di legno, moderna

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 118 cm
    Larghezza: 90 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Modenese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio S. Carlo
  • INDIRIZZO Via S. Carlo, 5, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Figlio del conte Pietro Giambattista di Massa Carrara e di Marianna Covaccina o Covaccia, Giovanni Battista Guerra nacque a Besaçon in Francia, dove il padre si era recato per affari privati, il 1 aprile 1812. Poco dopo ritornò con la famiglia a Massa. Entrò al S. Carlo di Modena come collegiale nel 1821. Compiuti gli studi ed eletto Principe di Belle Arti nel 1829, entrò nelle truppe modenesi il 1 ottobre 1831 con il grado di caporale cadetto dell'artiglieria di campagna. Era salito ormai di grado e ricopriva l'ufficio di ciambellano del giovane duca Francesco V quando nel 1847, per la anticipata unione di Lucca alla Toscana, Fivizzano e altre terre della Lunigiana dovevano essere annesse a Modena (trattato di Firenze del 28 novembre 1844). Poiché la popolazione osteggiava questa decisione i modenesi dovettero occupare la zona con la forza e Giovanni Battista Guerra, incaricato come commissario estense, decise di usare le armi, sebbene il popolo di Fivizzano fosse di fatto inerme. Nonostante questo episodio increscioso, dal quale cercò di difendersi dando alle stampe una "Esposizione dei fatti accaduti nella occupazione di Fivizzano", Guerra godette comunque della totale fiducia del duca di Modena il quale, il 13 dicembre 1848, lo nominò maggiore e a dicembre dello stesso anno lo promosse tenente colonello. Nel 1849 andò con le truppe estensi ed austriache ad occupare Livorno, ove dette prova, a detta degli ufficiali austriaci, di "inesuribile attività e invitto valore". Il ritratto è di mano corrente e locale, forse da attribuire al professor Luigi Girotti che in quegli anni, a partire dal 1822, era subentrato ad Antonio Verni nell'insegnamento di pittura nell'accademia interna e che i documenti ci testimoniano come autore di alcuni ritratti di collegiali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438893
  • NUMERO D'INVENTARIO 0544
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • ISCRIZIONI in basso - SIG. CONTE GIOVANNI/ GUERRA DI MASSA/ PRINCIPE D'ARTE L'ANNO/ 1829 - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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