Madonna Assunta con San Claudio e San Lorenzo

dipinto, 1609 - 1609

Nel dipinto è raffigurata la Madonna Assunta seduta tra nuvole e attorniata da angeli e cherubini. In basso, su uno scorcio paesaggistico, sono inginocchiati i Santi Claudio e Lorenzo. S. Claudio con la palma del martirio e S. Lorenzo vestito da diacono con il suo principale attributo e strumento del martirio: la graticola

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Setti Ercole (1530/ 1617): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Frassinoro (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ancona fu fatta costruire nel 1609 a spese del Collegio dei Maroniti dell'Alma città di Roma, come si può ancora leggere nell'iscrizione del festone decorato al centro del basamento. Al Collegio dei Maroniti erano stati affidati i beni della soppressa Abbazia di Frassinoro nel 1587 da Papa Sisto V. Nel 1609 furono dei visitatori inviati dal Vescovo di Modena (che era a quel tempo Lazzaro Pellizzari o Pellicciari di Fiorenzuola, che fu vescovo della città dal 1607 al 1610) a richiedere un dipinto per l'altare maggiore della chiesa: l'esecuzione della cornice venne affidata a Orazio Draghetti mentre per il dipinto venne incaricato Ercole Setti. Considerata tuttavia l'Anzianità dell'artista, la tela potrebbe essere stata dipinta da maestranze di bottega, come sostiene Giorgia Mancini. Si trascrive la nota delle spese com'è riportata nel giornale della Badia di Frassinoro: "Adì 9 luglio 1609 A spese diverse di cassa li abasso danari paghati per il quadro fatto per l'altare maggiore della chiesa di Frassinoro per ordine de visitatori mandati da Mons. Re.mo vescovo di Modena a detta chiesa...A ms. Hercole de Setti per la Pittura et doratura della cornice L. 204.18...". (BE, Epsilon 2.2.10). Per il dipinto fu scelto un soggetto adatto alla dedicazione dell'Abbazia a S. Maria Assunta e a S. Claudio, ma venne aggiunto anche S. Lorenzo perchè in epoca anteriore un oratorio dedicato a S. Lorenzo era situato su un poggio al di là del fossato circostante la Badia e fungeva da chiesa parrocchiale. Il basamento dell'ancona, oltre all'iscrizione centrale, reca due stemmi con iscrizioni; in quello di destra vi è l'arme gentilizia (un leone rampante) della famiglia Grassetti e nel nastro attorno allo scudo è leggibile la scritta: "Alexander Grassetti Procurater Mutinensis", che conferma come al momento della realizzazione dell'ancona Alessandro Grassetti fosse procuratore a Modena per il Collegio dei Maroniti. Lo scudo è fiancheggiato da una scritta "Expensis vestris societatis - e, nella parte inferiore - SS. Sacramenti", che attesta come la spesa della doratura fosse stata sostenuta dalla Compagnia del Ss. Sacramento. Nello stemma sinistro, costituito da una raggiera con teca recante l'iscrizione IHS sovrastata da una piccola croce e, nella parte inferiore, i chiodi simbolo della passione di Cristo, si legge l'iscrizione: "Hec arca aurata fuit Archipresbiter Dominus Biagius Sassatellus Anno Domini 1708", secondo la quale l'ancona venne dorata nel 1708 mentre era arciprete Biagio Sassatelli. La spesa per la doratura fu di lire modenesi 516 pagate a Giovan Martino Ceretti pittore da Casola. Lo schema compositivo dell'opera, come indica Mancini, è tipico della pittura del primo Cinquecento, confrontabile ad esempio con l'Assunzione della Vergine di Giulio e Giacomo Francia che si trova nella Galleria Estense
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800369839
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Setti Ercole (1530/ 1617)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1609 - 1609

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'