San Michele Arcangelo combatte Satana

dipinto, 1731 - 1731

L'immagine, dal carattere fortemente iconico, presenta, isolata contro il fondo uniforme come un gruppo statuario, la figura dell'arcangelo Michele, in completa armatura cavalleresca, in atto di schiacciare sotto il piede sinistro Satana (in sembianze di demone tenebroso, con orecchie appuntite e coda multicaudata che ne richiama la natura di drago apocalittico), e di brandire nella destra la spada (allusiva alla funzione del capo delle schiere celesti di combattente contro il male e di protettore della cristianità) e nella sinistra la bilancia (simbolo del giudizio della bilancia, ovvero della "pesatura delle anime" nel giorno del Giudizio universale). In basso a sinistra, stemma araldico profilato da motivi a cartouche, recante al centro un grifone che ostenta un giglio d'argento

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Rubini Giovanni (/ 1752)
  • LOCALIZZAZIONE Langhirano (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Prima del restauro eseguito nel 1999 (che ha provveduto a rimuovere le colature di cera e le stuccature più grossolane ed evidenti sul recto, e ad eseguire le necessarie operazioni di stiratura e foderatura, nonchè di miglioramento complessivo del verso) il dipinto versava in mediocre stato di conservazione, con segni di un passato percolamento d'acqua e toppe sul verso, in tela e in carta, forse riferibili ad un vecchio intervento, plausibilmente eseguito nel 1883 da quell'Ennio Costa che si firma sul telaio (Cfr. Relazione finale di intervento di restauro, 7 maggio 1999, busta Restauri, sc. Mattaleto, presso l'Archivio parrocchiale di Langhirano). Il dipinto, in cui Antonino Santangelo (1934, p. 245) ravvisava rapporti con Giuseppe Peroni (Parma, 1710-1776) e Antonio Bresciani (Piacenza, 1720-Parma, 1817), è stato ascritto a Giovanni Rubini (artista malnoto di cui scarsi sono i dati biografici e a cui la critica ha finora rivolto poca attenzione) da Cirillo-Godi che ne riferiscono l'esecuzione al 1731 (1986, v. II p. 258), senza tuttavia precisare la fonte documentaria della notizia, che non compare nè nell'Inventario del 1712, che si limita a menzionare l'altar maggiore consacrato al culto dell'Arcangelo Michele, nè nel successivo elenco datato 1793, in cui il dipinto in esame appare per la prima volta dettagliatamente descritto come "Quadro con l'effigie del Arcangelo S. Michele, di legno con cimasa intagliata dorata" (Cfr. busta Inventarri, sc. Mattaleto, presso l'Archivio parrocchiale di Langhirano). Del pari, risultano prive di riscontri documentari anche le altre datazioni proposte, al 1723 ca. (Santangelo 1934, p. 245) e al 1713 (Dall'Aglio, 1966, v. II p. 637; Dall'Olio 1975), e neppure la scritta allusiva al committente, tal Simone Montalli (ovvero Montali, presumibilmente da identificarsi col nipote di Cristoforo Montali, iscritto alla matricola del Collegio notarile di Parma nel 1589, dimorante in Castrignano e capostipite di una discendenza di militari e sacerdoti. Cfr. M. de Meo, "Le antiche famiglie nobili e notabili di Parma e i loro stemmi", Parma, Palatina Editrice, 2000, v. II pp. 208-209), fornisce più attendibili indicazioni. Coeva al dipinto la bella cornice in legno intagliato e dorato, caratterizzata da un partito decorativo ancora tardobarocco nel tipico combinarsi di volute piumate e pendoni vegetali non privi di naturalismo descrittivo, con "lo Spirito Santo in forma di Colomba argentata" nel fastigio (Cfr. Inventario...1851, busta Inventari, sc. Mattaleto, presso l'Archivio parrocchiale di Langhirano). Al di sopra della cornice è dipinto a fresco un medaglione recante al centro i tradizionali attributi identificativi dell'Arcangelo Michele, la spada fiammeggiante e la bilancia, corredati di in'iscrizione ("QUIS UT DEUS?") allusiva al significato di Michele in ebraico ("Chi è come Dio?") che richiama, ancora una volta, il tema della sfida a Lucifero
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800369350
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - SIMON MONTALLI SACERDOS FF/ 17. - corsivo - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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