monumento funebre - a cappella di Auteri Pomar Michele (sec. XIX)

monumento funebre a cappella, 1884 - 1884

Il monumento sepolcrale si compone sulla parete di fondo della cappella. Al centro, entro un oculo circolare ricoperto di mosaico dorato, sta un altorilievo raffigurante una Madonna con Bambino. L'estradosso dell'arco è decorato con una serie di formelle a losanga entro le quali sono scolpiti degli angeli. Più in basso sono invece delle figure a tutto tondo, sulla destra un uomo di tarda età siede affranto sopra uno sgabello e sulla sinistra invece una monaca tiene un fanciullo per le braccia aiutandolo a camminare. In primo piano, al centro, sta una corona marmorea di fiori

  • OGGETTO monumento funebre a cappella
  • MATERIA E TECNICA Marmo
    pasta vitrea/ mosaico
  • MISURE Altezza: 220
    Larghezza: 180
  • ATTRIBUZIONI Auteri Pomàr Michele (1838/ 1918)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Cimitero comunale
  • INDIRIZZO Via Caorsana, 26, Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa opera dovuta allo scultore Michele Auteri Pomar, palermitano ma attivo a Firenze, ebbe subito una notevole risonanza. Già qualche anno più tardi, nel 1888, il Pollinari ne tesseva un puntuale elogio notando come lo scultore "portato a specchiarsi nel vero, senza preoccupazioni scolastiche o ardimenti di novatori settari, mirò ad ottenere quella rispondenza del pensiero con la forma che è, e sarà sempre il segreto delle grandi opere d'arte (p. 43). Il gruppo scultoreo è il frutto di un programma decorativo ben definito, che tendeva ad esaltare le virtù della defunta mettendone in luce l'attività benefica. Il vecchio seduto sulla destra sta quindi a raffigurare la casa di ricovero Maruffi, alla quale, morendo la marchesa, aveva donato il suo palazzo cittadino. Il bambino condotto dalla suora indica invece l'asilo infantile aperto dalla marchesa a Milano. In questo monumento lo scultore si mostra saldamente ancorato ai dettami del realismo, senza però assumere mai la potenzialità espressiva. D'altra parte la sua educazione si svolse tutta all'insegna del più puro accademismo: l'Auteri fu infatti dapprima allievo a Firenze dello scultore Pio Fedi, mentre in un secondo tempo passò agli insegnamenti, non troppo dissimili a dir la verità, di Enrico Pazzi. E' tutta accademica in questa sua realizzazione la commistione, non troppo abile, tra "vero" ottocentesco e decoro neo-quattrocentesco (la Madonna con il Bambino chiaramente ispirata ai modi di Desiderio da Settignano). La sua realizzazione nel cimitero di Piacenza, promossa dal nipote della defunta Guido Visconti di Modrone, si affianca pertanto alle altre sue realizzazioni come il monumento a Giuseppe Lafarina del Museo di Santa Croce di Firenze o quello, dal medesimo soggetto, nella piazza Solferino di Torino. A Piacenza il soggiorno dello scultore (motivato anche da un suo matrimonio con una figlia dei conti Marazzani Visconti) è rappresentato anche dal busto del re Vittorio Emanuele posto a decorare, già nel 1884, le sale dell'ospizio cittadino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800311885
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso - QUESTA TOMBA/ ANGUISSOLA DA GRAZZANO/ IL DI' 22 NOVEMBRE 1884/ SI CHIUSE/ ACCOGLIENDO LA SALMA/ DELL'ULTIMA SUPERSTITE/ MARCHESA FRANCESCA/ NATA DAI VISCONTI DI MODRONE/ DI MILANO/ SACRI RICOVERI/ OSPIZI DI CARITA'/ BENEFICO' MORENDO/ OMAGGIO AL CULTO DEI SEPOLCRI/ VOLLE IL DECORAMENTO/ DELLA DIMORA ESTREMA - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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