bacino, elemento d'insieme - manifattura maghrebina (sec. XI)

bacino, 1000 - 1099

E' visibile solo la porzione centrale murata in corrispondenza dell'undicesima arcatella cieca.La decorazione monocroma è di un colore verde intenso con il centro ravvivato da motivi concentrici stesi in righe spesse dal colore bruno-nerastro

  • OGGETTO bacino
  • MATERIA E TECNICA ceramica/ invetriatura
  • MISURE Diametro: 35
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Maghrebina
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Ilario (ex)
  • INDIRIZZO Corso Giuseppe Garibaldi, 17, Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Segnalato dalle guide locali. I bacini sono piatti concavi, simili a conche o a ciotole smaltate di manifattura prettamente islamica. Seppure sono numerose le chiese in Italia che conservano questo tipo di decorazione (per es. area pisana o romana), la testimonianza di S. Ilario è un caso isolato nel piacentino. I bacini sono posti in facciata entro cavità ricavate al di sotto delle arcatelle cieche che corrono lungo il coronamento della chiesa. L'impiego di questo tipo di manufatti risponde solo a funzioni estetiche e a quei criteri di economicità che erano tenuti in particolare conto nella fase di costruzione degli edifici ecclesiastici, nelle cui murature esterne sono in genere variamente impiegati: era molto meno dispendioso, infatti, inserire dei bacini ceramici policromi che far realizzare inserti musivi o ad affresco. Per confronto stilistico con analoghi manufatti, specialmente con quelli presenti in area pavese già oggetto di studio, si può avanzare l'ipotesi che il centro di produzione-provenienza dei sei bacini posti nella facciata di S. Ilario (purtroppo molto frammentari e quasi privi dell'originaria policromia) sia l'area tra la Tunisia e il Marocco, la cosidetta area maghrebina, tra l'XI e il XII secolo. Ed è molto probabile, infine, che siano giunti dai porti commerciali della Liguria attorno a cui gravitava la zona padana . E proprio l'analisi dell'assetto economico ligure dell'XI-XII secolo ci fornisce puntuali prove documentarie del continuo scambio commerciale tra l'area maghrebina e il porto genovese. (Nella scheda è riportato una lunga ed ampia bibliografia di confronto relativa a questo genere di manufatti, alla loro presenza in Italia e alla ceramica tunisina e del Marocco che si omette, riportando solo i testi specifici a S. Ilario e il più recente intervento di Pizzo 1996 con relativo ed esaustivo riassunto critico e bibliografico a cui si riamanda)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800311782
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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