Il portale centrale si articola secondo una struttura di elementi digradanti in sezioni angolate e arrotondate, che proseguono, oltre la breve cesura costituita da bassi capitellini appena incisi, a coronare l'archivolto a tutto sesto nel quale è scolpito un tralcio a girali. L'attuale architrave è di restauro. Il portale è poi inquadrato da un protiro a due piani. La profonda arcata del piano inferiore, con l'archivolto decorato dai segni zodiacali, si scarica (con la mediazione dei capitelli raffiguranti gli Evangelisti) sulle colonne rette da leoni stilofori. Sui pennacchi, al di sopra dell'archivolto, sono collocate le formelle raffiguranti: la Speranza e la Fede dei primi del Novecento. Nel piano superiore due vitelli stilofori sorreggono le colonne corrispondenti con capitelli corinzi su cui si imposta l'arcata decorata, sul suo culmine, dalla formella raffigurante la Carità
- OGGETTO protiro
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MATERIA E TECNICA
Marmo
pietra arenaria
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ATTRIBUZIONI
Wiligelmo (bottega)
Nicolò (bottega)
- LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il protiro centrale ha subito numerosi rimaneggiamenti. Già nel XV secolo venne forse sopraelevata la loggia che si scaricava su due archi acuti (cfr. Ms. Codice 479, f. 538, Biblioteca Palatina di Parma). Nel 1553 furono aggiunti i leoni stilofori dell'ordine inferiore con colonne soprastanti. Ad epoca successiva fu aggiunta una balaustrata fra i due vitelli dell'ordine superiore poi distrutta nel corso dei restauri del 1898-1902 che, sotto la guida dell'architetto Camillo Guidotti, portarono ad una totale ristrutturazione (cfr. C. Guidotti, Consolidamento e restauro del nostro duomo, 1894-1902). Malgrado i ripetuti rifacimenti rimangono molti elementi originali del XII secolo, come la stessa struttura del portale vero e proprio con i capitelli mensola e la fascia con i simboli zodiacali opera del XII secolo. La vicenda critica è ancora molto intricata, considerata omogenea creazione della maestranza emiliana (Cochetti Pratesi 1984, p. 610) il portale col protiro nella sua versione originale è invece giudicato frutto di diverse operazioni da A. C. Quintavalle (1973, p. 31) che ritiene alcuni pezzi wiligelmici ma poi riusati dai Campionesi autori del protiro nel XIII secolo. Si consiglia la consultazione di F. Osten, Die Bawerke in der Lombardei, Darmastadt 1846-1854, drittes Heft, tf. XX
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800267418
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0