croce greca tra uccelli affrontati

lunetta, (?) 1100 - (?) 1199

Nella lunetta si staglia al centro una croce greca che termina con un tratto di asta. La croce prende l'intera altezza del campo ed è orlata con due listellini degradanti, recando ai lati due uccelli con una zampa stretta ad un piolo e l'altra, molto allungata si piega verso l'alto fino a toccare il becco. La lastra centinata presenta una scritta e una data di aggiunta posteriore

  • OGGETTO lunetta
  • MATERIA E TECNICA pietra arenaria/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Reggiana
  • LOCALIZZAZIONE Castelnovo ne' Monti (RE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera segue uno schema abbastanza usuale nel romanico padano e reggiano in particolare; una lunetta simile a questa, datata MCCX..., è nella parrocchiale di Pianzo. Artioli (1978) ci fa sapere che: "richiama le analoghe aperture della chiesa plebana di Sala Bolognese, attribuibili al 1096, inoltre si può stabilire un rapporto, nella datazione, nel soggetto e nel segno plastico con due lunette di portalini della chiesa e del chiostro di Badia Cavana nel Parmense; la nostra è databile approssimativamente al primo decennio del XII secolo. La lunetta è stata scoperta durante i lavori di restauro del 1964 della chiesa; nel vecchio edificio romanico, la cui pianta è rintracciabile e visibile nella "Visita Marliani" del 1664, (Reggio Emilia, Archivio della Curia Vescovile, Sacre Visite Pastorali, c. 185 r.). Per Artioli la lunetta coronava, quasi certamente, il potale maggiore della antica facciata considerate, nella pianta Marliani, le modeste dimensioni del primitivo edificio matildico. In riferimento alla data 1679 e alle cifre D.P.N.R. di aggiunta posteriore, è probabile che queste vadano sciolte ed assumano il significato di: D(ominus) P(etrus) N(elli) R(ector), che fu rettore di Cagnola dal 1668 al 1715; inoltre non è improbabile ritenere che l'anno celebri un momento importante del primo rifacimento della chiesa o la costruzione del campanile, dove per altro la lunetta era murata su un muro esterno e recuperata con i lavori di ripristino del 1964 che hanno permesso il ritrovamento di larghi frammenti del testo originario. Per quanto riguarda l'opera del maesto lapicida, di provenienza incerta, ci troviamo difronte ad una mano non raffinata, ma abile nel disporre i soggetti con naturalezza
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800195222
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE S28 (L.145/92)
  • ISCRIZIONI in alto - D.P.N.R - lettere capitali - a solchi - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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