camice ecclesiastico, serie - manifattura friulana, manifattura fiamminga (secondo quarto sec. XIX, sec. XX)

camice ecclesiastico,

Il camice è in batista di lino con un piccolo smerlo a fuselli. I pizzi sono su tela nera. Il merletto della balza è a fuselli in punto tela su un fondo a maglie rotonde. Quello delle maniche, invece, sempre a fuselli, presenta il fondo in maglia quadrata Valenciennes ed il decoro in punto tela mezzo punto, rinforzato in taluni punti da un cordonetto. Il motivo del pizzo della balza si origina dalla ripetizione di teorie orizzontali di decori a zig zag, intercalati da un doppio motivo ovaliforme. Il fondo presenta poi una successione ordinata di elementi a ventaglietto. Il merletto delle maniche, sempre realizzato a fuselli, ma con un filato assai più sottile, si risolve con elementi margheritiformi stilizzati alternati a barrette oblique

  • OGGETTO camice ecclesiastico
  • MATERIA E TECNICA cotone/ merletto a fuselli a mezzo punto/ merletto a fuselli a punto tela
    lino/ tela
    Tela
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Friulana Manifattura Fiamminga
  • LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Un manufatto analogo a quello utilizzato per la balza, è stato presentato in occasione della mostra di Burano del 1984 (cfr. Cinque secoli di merletti europei. I capolavori, p. 94, ultima bordura in basso) come esemplare prodotto dalla scuola di Fagagna (Friuli), e lì datato al secondo quarto del XX secolo, in perfetta sintonia con il gusto geomterizzante delle iconografie dell'epoca. La denominazione assunta dall'interno del catalogo della scuola "Cantù", induce a pensare ad una ripresa, se non di modelli, di tecniche di origine canturina, come mostra la presenza del fondo a maglia rotonda e della "bissetta" (il nastrino) in punto tela che crea il decoro. La scuola di Fagagna nel Friuli (chiusa definitavamente nel 1970) era stata aperta nel 1981 da Cora Savorgnan di Brazzà, sulla scia del recupero fine ottocentesco delle tradizioni antiche. La scuola continuò la produzione dal 1921 in poi sotto la direzione delle Suore di Maria Bambina, cui appartenne Suor Rosina, arrivata nel '30 a Fagagna da Cantù, portando con sé motivi e tecniche lombarde (cfr. I merletti cosmopoliti di Brazzà e Fagagna, cat. mostra, Fagagna-Moruzzo 1983)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800157298
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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