Sant'Alessandro abbatte un altare pagano

dipinto 1745 - 1745

Personaggi: S. Alessandro. Figure maschili: imperatore; sacerdote; soldati; astanti. Abbigliamento: (S. Alessandro) lorica; elmo. Attributi: (S. Alessandro) vessillo della legione Tebea. Oggetti: altare pagano. Sculture: statua di Giove. Architetture fantastiche: loggia con colonne e balaustra. Animali: due cani

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Ceruti Giacomo Detto Pitocchetto (1698/ 1767)
  • LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Commissionato dal parroco di S. Alessandro G. Paolo Boeri (Fiori G., 1971, pp. 259-262), fu pagato 32 zecchini nel termine di due anni dopo la consegna. Dopo la soppressione di S. Alessandro nel 1867, il quadro fu trasportato nell'attuale Chiesa. Negli inventari del 1880 e del 1907 (Piacenza, Archivio Parrocchiale di S. Teresa) figura in sagrestia come opera di nessun pregio. Posto poi nel coro, andò disperso. Ritrovato ed identificato da G. Fiori nel 1972 (Fiori G., 1974, pp. 210-211), dal 1973 è posto nell'ubicazione attuale. Secondo Mina Gregori il quadro risente nella concezione generale del Martirio di San Bartolomeo, eseguito dal pittore a Padova nel 1735. I cani, la figura seduta in primo piano e quelle dello sfondo, dietro la balaustra, sono tipiche del Ceruti. La teatralità dell'impianto e la costruzione imponente non sono molto frequenti in questo artista. Anche i colori vivaci e squillanti di questa tela non sono tipici del suo stile. La brillantezza cromatica è probabilmente dovuta al restauro. A causa delle gravissime condizioni in cui fu ritrovato, furono infatti necessari interventi consistenti, che hanno forse spellato eccessivamente le vernici e le patine della superficie pittorica. Dalle fonti si conoscono diversi interventi e ritocchi dello stesso artista sulla tela, successivi al suo completamento, e volti a smorzare i contrasti cromatici che sembravano troppo forti al Ceruti stesso, in rapporto all'ambiente in cui doveva essere posto il dipinto. Le velature servirono perciò a raggiungere un più equilibrato accordo tonale. La prospettiva mostra un leggero sottinsù che fa pensare che la tela in origine fosse posta molto più in alto dell'ubicazione attuale. Anche le dimensioni originali dovevano essere maggiori delle attuali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800151961
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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