anfora per la riserva degli oli santi, serie di Vernazzi Luigi (sec. XIX)

anfora per la riserva degli oli santi 1818 - 1818

Su di uno zoccolo quadrangolare liscio in bronzo dorato poggia il piede, a base circolare brunito, su cui si eleva il vaso in rame, inferiormente rivestito di taffetas di color cremisi (Catecumeni), violaceo (Infermi) e bianco (Chrisma), arricchito da sottili galloni e frangia in oro riccio; spalla in rame dorato brunito, su cui è applicata la targa con iscrizione e si innestano, mediante un motivo fogliare, i manici ad ansa allungata; collo svasato e allungato, anch'esso brunito, chiuso da un coperchio sormontato da elemento a fiamma a tuttotondo

  • OGGETTO anfora per la riserva degli oli santi
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione/ doratura
    rame/ battitura/ doratura
    seta/ taffetas
  • ATTRIBUZIONI Vernazzi Luigi (1771/ 1836)
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nonostante non risulti del tutto chiaro il senso dell'iscrizione redatta in un latino un pò scorretto, è indubbio che l'orefice Luigi Vernazzi realizzò ex novo questa imponente serie di vasi per oli santi, di cui si conserva nell'archivio della Fabbriceria precisa memoria dei pagamenti: in un Registro dei Mandati in data 19 giugno 1819 l'argentiere riceve il primo acconto per "spese e fattura occorse nella circosatnza della nuova costruzione delli tre vasi per porvi l'Olio Santo...li quali detti tre vasi servir devono ogni anno per la Solenne Funzione del Giovedì Santo"; seguono altri due mandati, il 18 dicembre dello stesso anno e a saldo il 17 marzo del 1821. La spesa fu davvero ingente, ammontando la cifra richiesta da Vernazzi a Lire 6636, di cui 3375 solo di fattura; l'argentiere accettò di ridurre il compenso a Lire 6000 pretendendo il saldo, che evidentemente la Fabbrica tardava ad espletare, alla Pasqua del 1821, come di fatto avvenne (la lista spese, precisa nei dettagli, e la tranzazione sono riportate in una memoria conservata tra i Mandati dell'anno 1821).Argentiere tra i più prestigiosi del primo Ottocento parmense, professore d'Ornato alla locale Accademia e fornitore ufficiale della Corte luigina, Vernazzi conferma qui la sua convinta adesione al linguaggio neoclassico: linearità formale e sobrietà decorativa concorrono ad un esito di grande eleganza e coerenza stilistica, cui contribuisce il bel contrasto materico fra le superfici dorate e le sete policrome
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800142712
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI nelle tre targhe dei vasi rispettivamente - OLEUM CATECUMEN//OLEUM SANCTUM CHRISMA//OLEUM INFIRMORUM - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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