reliquiario - a busto, serie di Mazza Giuseppe, Gualtieri Giuseppe, Vernazzi Luigi (sec. XVIII)
reliquiario a busto
1703 - 1708
Mazza Giuseppe (1653/ 1741 Ca)
1653/ 1741 ca
Gualtieri Giuseppe (notizie 1703-1708)
notizie 1703-1708
Vernazzi Luigi (1771/ 1836)
1771/ 1836
Le 4 figure a mezzotondo, tutte barbute e col capo cinto da aureola,non sono sufficientemente caratterizzate da consentire una identificazione ad eccezione di una, vestita di pelli, riconoscibile con Giovanni Battista. I basamenti sagomati poggiano su sostegni d'argento in foggia di mascheroni e presentano anteriormente un'apertura ovale per le reliquie; la cornice della teca e lo scudetto sottostante, privo d'iscrizione, sono anch'essi d'argento
- OGGETTO reliquiario a busto
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MATERIA E TECNICA
ARGENTO
Bronzo
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MISURE
Altezza: 110
Larghezza: 32
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ATTRIBUZIONI
Mazza Giuseppe (1653/ 1741 Ca)
Gualtieri Giuseppe (notizie 1703-1708)
Vernazzi Luigi (1771/ 1836)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria della Steccata
- INDIRIZZO Strada Giuseppe Garibaldi, 5, Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Fu il Testi a riferire che il 27 luglio 1703 fu pagato un certo Giacomo Maria Giovanini (Bologna 1667 - Parma 1717) per la realizzazione dei quattro modelli in terracotta dei presenti busti, ma commise un errore fraintendendone le fonti consultate. Il denaro venne realmente consegnato al Giovannini, ma con il compito di consegnarlo all'effettivo autore dei pezzi, lo scultore bolognese Giuseppe Maria Mazza. Il Mazza autore di numerose opere tra le più significative della Bologna del tardo XVII secolo, consegnò nel 1703 i modelli in terracotta, oggi conservati in Sagrestia nobile, al fonditore locale Giuseppe Gualtieri perchè li realizzasse in argento. Presumibilmente per problemi di denaro della Congregazione i lavori andarono a rilento e nella primavera del 1707 solo due busti risultano terminati, realizzati non in argento ma in bronzo. L'intero lavoro fu terminato nel 1708. I mascheroni dei sostegni, le cornicette delle teche e le aureole in bronzo furono realizzate nel 1817 durante un intervento di restauro dell'argentiere Luigi Vernazzi. Lavori nel complesso piuttosto rigidi nelle forme non riescono a rendere pienamente la naturalezza, l'equilibrio compositivo e la grazia del modellato evidente nei modelli in terracotta che si debbono considerare quali esempi di alto valore qualitativo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800001899
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0