pulpito di Marchetti Ignazio, Sbravati Giuseppe, Poncet Michel (sec. XVIII)

pulpito 1799 - 1799

Il pulpito poggia su quattro colonnine con capitelli,decorate da sottili incorniciature e ghirlande pendenti.Ha forma quadrangolare e sagomata con gli angoli arrotondati,sottolineata da una cornice in lieve aggetto nella parta inferiore,ed è decorata da motivi di festoni pendenti di foglie d'acanto intrecciate.Dei quattro specchi che caratterizzano il pulpito,tre presentano al centro un medaglione ,incorniciato da una ghirlanda fermata da un nastro,con figure di santi:San Domenico,San Vincenzo Ferreri e San Pietro martire,tre santi domenicani. Un baldacchino dallo stesso disegno sagomato del pulpito è sostenuto da due mensoloni appoggiati sulla parete posteriore del pulpito stesso;al cielo del baldacchino è fissata una larga raggiera con la colomba dello Spirito Santo.All'angolo destro è fissato un crocefisso in legno intagliato e dipinto

  • OGGETTO pulpito
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ intaglio/ scultura
  • MISURE Profondità: 134
    Altezza: 500
  • ATTRIBUZIONI Marchetti Ignazio (1715/ 1800)
    Sbravati Giuseppe (1743/ 1818)
    Poncet Michel (notizie 1752-1793)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Liborio
  • INDIRIZZO Via Roma, 12, Colorno (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attribuzione tradizionale delle figure dei Santi scolpite allo Sbravatinon era priva di fondamento,come dimostra la storia più recente della fortuna critica di questo pulpito(cfr.Bertini,1979,in bibliografia).Sulla base della documentazione riportata la struttura del mobile è da attribuirsi al falegname francese Michel Poncet,gli intagli al parmense Ignazio Marchetti,le figure a bassorilievo allo scultore permense Giuseppe Sbravati.Era questo del resto il rapporto che legava,anche per altri lavori complessi nella stessa S.Liborio(vedi per esempio il portale centrale,ecc.),questi tre artisti-artigiani.Il gusto che connota questo pulpito è quello che caratterizza la produzione parmense di questi anni(e aveva caratterizzato quella francese di qualche anno prima),e cioè un compromesso tra rococò e neoclassico,tra ricercatezze rococò e rigore neoclassico.Dal punto di vista iconografico è da sottolineare il ripetersi delle figure dei santi domenicani,già presenti tra le statue della facciata e i tondi dipinti del Bresciani,ulteriore testimonianza dellaspeciale devozione domenicana del duca Don Ferdinando.Da aggiungere infine che questo pulpito ricorda formalmente quello,attribuito ad Odoardo Panini,della chiesa della Steccata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800141783
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE S36 (L. 84/90)
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1994
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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