Facciata di palazzo
disegno,
1800 - 1810
Antolini Giovanni Antonio (1756/ 1841)
1756/ 1841
Si tratta del prospetto di un grande palazzo, composto da un corpo central e diviso in tre ordini, il primo dei quali con loggia sorretta da sei colo nne. Ai lati stanno altre due strutture in stile neoclassico, con timpano e colonne collegate al corpo centrale con loggia a terrazza
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta bianca/ matita/ penna/ acquerellatura
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MISURE
Altezza: 225 mm
Larghezza: 690 mm
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ATTRIBUZIONI
Antolini Giovanni Antonio (1756/ 1841): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca Nazionale di Bologna, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe
- LOCALIZZAZIONE Noviziato di S. Ignazio
- INDIRIZZO Via Belle Arti, 56, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno fu inventariato insieme ad altri due fogli (inv. 4339 e 4341), con i quali condivide il progetto per la medesima villa, vista, rispettiva mente, in pianta (inv. 4339), in prospetto frontale (inv. 4340) e in pros petto posteriore (4341). Accostando i due prospetti, si vede che furono eseguiti sul medesimo foglio e poi tagliati orizzontalmente. Il foglio recante la pianta corrisponde perfettamente, nelle misure e nelle proporzioni, ai due fogli con prospetti affiancati. Secondo quanto scrive nel verso del disegno con inv. 4339 Federico Antolini, questo progetto fu ideato da Gio vanni Antolini, noto architetto al servizio di Napoleone I) per costruire una villa Imperiale da edificarsi nel bolognese qualora la città emiliana fosse diventata capitale del Regno Italico. In realtà il grandioso progett o, studiato con dovizia di particolari e precisione geometrica, non fu mai realizzato. Il confronto tra questi disegni autografi di Giovanni An tolini con quelli del figlio Filippo (inv. 4323 e 4338) e del nipote Feder ico (inv. 30604) permette di distinguere le mani dei tre architetti. Il primo si esprime con un segno grafico più raffinato e ricercato, leggerissim o e preciso. Filippo sembra essere più pittorico, infatti utilizza le acquerellature colorate per verificare l'effetto cromatico dei materiali lapidei. Federico, infine, è certamente il meno dotato graficamente; si evince ciò dalla scarsa resa della tridimensionalità degli elementi architettonici, inoltre il chiaroscuro viene reso con dei brutti segni a penna incrociati tra loro senza troppa cura
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800065307
- NUMERO D'INVENTARIO 4340
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Pinacoteca Nazionale di Bologna e Palazzo Pepoli Campogrande
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI verso, in basso a destra - 4340 - a penna -
- STEMMI recto, in basso a destra - civile - Marchio - Pinacoteca Nazionale di Bologna - tondo, con iscrizione sul bordo interno: "R. Pinacoteca Bologna"
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0