palazzo
disegno,
1800 - ante 1816/11/30
Antolini Giovanni Antonio (1756/ 1841)
1756/ 1841
Penna, inchiostro nero; acquerello nero, grigio, bruno, giallo, rosa, celeste su carta avorio. Bordo contornato a penna, inchiostro nero; acquerello bruno, nero. Sezione longitudinale di un palazzo disposto su due piani con sale "di trattenimento" al centro, scale di servizio sulla destra e scalone d'onore sulla sinistra. Tutti gli ambienti, caratterizzati da una totale assenza di decorazione, presentano soffitti a volta ribassata ad eccezione dei due vani centrali: quello al piano terreno è coperto con volta ad ombrello, mentre quello superiore da una cupola cassettonata aperta al centro
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ penna/ acquerellatura
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MISURE
Altezza: 368 mm
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ATTRIBUZIONI
Antolini Giovanni Antonio (1756/ 1841): disegnatore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca Nazionale di Bologna, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe
- LOCALIZZAZIONE Noviziato di S. Ignazio
- INDIRIZZO Via Belle Arti, 56, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I progetti riprodotti dall'Antolini costituiscono un album di quattro disegni rilegati insieme e preceduti da un frontespizio (inv. 28304/1) che custodisce un'iscrizione assai eloquente: "Disegni del palazzo degli Ambasciatori dell'imperio inglese in Costantinopoli composti in pera da Vincenzo Balestra architetto romano d'ordine di sua eccellenza Elgin imbasciatore presso la porta ottomana". Strettamente connessa a questa raccolta è una lettera (inv. 28304/6) indirizzata dall'Antolini alla principessa del Galles e datata "Milano 30/11/1816), in cui l'architetto dichiarandosi "maestro ed erede" del Balestra afferma di avere avuto "cura di mettere in buonan forma" i suoi elaborati. Evidentemente l'album non fu mai recapitato al destinatario. Del Balastra e degli eventuali rapporti intrattenuti da quest'"architetto romano" con la corte inglese gli studi recenti non riferiscono nulla, mentre possiamo ipotizzare che si tratti dell'ennesimo progetto, eseguito dall'Antolini dopo aver abbandonato Bologna, per corti straniere (cfr. progetti per il conte di Waltena Bruxelles, per il conte di Offenberg nella Slesia, ecc. ..citati dall'architetto nella sua biografia). Indipendentemente dalla paternità, i quattro disegni mostrano insieme alla predilezione delle forme classiche una forte impronta razionalista. Inoltre, l'attento studio planimetrico non trova corrispondenza nella più approssimativa soluzione adottata nel prospetto principale
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800055257
- NUMERO D'INVENTARIO 28304/4
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Pinacoteca Nazionale di Bologna e Palazzo Pepoli Campogrande
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1997
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in alto a destra - TAV. III - G. Antolini - corsivo - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0