Crocifissione
dipinto,
ca 1597 - ca 1598
Cesi Bartolomeo (1556/ 1629)
1556/ 1629
Dipinto ad olio su tela
- OGGETTO dipinto
-
ATTRIBUZIONI
Cesi Bartolomeo (1556/ 1629): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di S. Domenico
- INDIRIZZO piazza S. Domenico, 13, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Malvasia, nella prima edizione delle Vite (1678), ascrive al Cesi e a Ludovico Carracci buona parte dei Misteri del Rosario di San Domenico; solo nella più tarda "Guida di Bologna" (1686) adombra l'ipotesi di una partecipazione allargata ad altri pittori. L'analisi di Volpe (1954) pone in evidenza la necessità d'immaginarne una nutrita collaborazione d'équipe, ma già il saggio i Graziani su Cesi (1939) aveva circoscritto l'impegno del pittore a quattro delle quindici tavolette. Il modello per la Crocefissione è senza dubbio la pala d'altare in San Girolamo alla Certosa (1595 ca.): la sua riproduzione in dimensioni sensibilmente più ridotte non ne sminuisce la lucida tensione compositiva, nè l'impatto emozionale. Evidentemente già lontano dalle scelte naturalistiche dei Carracci, anche nelle piccole tele di San Domenico, Cesi ribadisce la creazione di un modello liturgico sentitamente vicino alle tesi Paleottiane, cui apporta, con la predilezione per la tavolozza timbricamente fredda e la composizione asciutta, una nuova declinazione della pittura devozionale
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800051405
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0