bambina/ motivi decorativi floreali/ motivi decorativi a girali vegetali/ gallo/ ghirlanda/ frutti

pendola da parete,

Orologio a cassalunga con testa a cornice lineare e quadrante su lastra di rame convessa, smaltata di bianco, con le cifre evidenziate da una colorazione in nero. Oltre alla lancetta delle ore e dei minuti vi è una terza lancetta che indica i giorni del mese. Intorno alla mostra è una ricca ornamentazione a sbalzo sul lastra di ottone con fiori, volute fogliacee, perlinature e frutta. la cassa è a forma di "gaine violonée", su basamento trapezoidale con apertura frontale che permette di vedere il pendolo che batte il secondo con lente di ottone ornata, entro una cartella ovale modanata, da un cesto di frutta, incorniciato da una ghirlanda di fiori e fogliame, e nella parte superiore da un motivo a lira definito lateralmente dai colli sinuosi di due galli cedroni attorno ai quali si intrecciano motivi decorativi analoghi a quelli che ornano la mostra. La cassa, verniciata ad effetto legno, presenta motivi ornamentali a tralci fioriti incisi e dipinti. Sul basamento è incollato un ovale smaltato che raffigura una bambina seduta ai margini di un prato di papaveri e fiordalisi, con un mazzolino di fiori in mano

  • OGGETTO pendola da parete
  • MATERIA E TECNICA legno di abete/ intaglio/ laccatura
    ottone/ sbalzo
    rame/ pittura
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Francese
  • LOCALIZZAZIONE Lavagna (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I caratteri peculiari che caratterizzano l'orologio lo rendono facilmente riconoscibile come un modello "comtoise", frabbricato molto probabilmente in Francia. Nella regione della Franca Contea, vi è infatti una località, Morez, in cui tipi di orologi del tutto simili al nostro esemplare furono fabbricati a partire dall'inizio del secolo XVIII per tutto l'arco dell'800. Essi ebbero una così larga diffusione che nell'800 la produzione delle casse cominiciò ad essere fatta in serie, con l'intervento prevalente delle macchine. Il loro basso costo inoltre ne permise la diffusione su vasta scala negli strati sociali più modesti. Il confronto tra l'orologio del Ponte e alcuni esemplari fabbricati a Morez, ora nel Museo de Beaux Arts et Archeologie di Besancon (Civiltà del legno, 1985, fi. 107) permette di rilevare delle strette analogie strutturali e decorative. In particolare il nostro esemplarepuò essere confrontato con il primo della serie partendo da sinistra. Per quanto concerne la datazione l'orologio può essere ascritto alla metà del secolo XIX in quanto il rigonfiamento nella parte bassa della cassa appare abbastanza contenuto, mentre la complessità dei motivi decorativi e l'aggiunta dell'ovale smaltato sul basamento, confermano che si tratta di un pezzo dalla fattura particolarmente curata e ricca. L'orologio è citato nell'Inventario del santuario del 1915 come pezzo "antichissimo" facente parte degli arredi della sacrestia. La sua collocazione all'interno del santuario è dunque certamente anteriore a tale data
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700040491
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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