Santa Caterina da Genova e Santi. Santa Caterina

dipinto, post 1700 - ante 1799

Personaggi: Santa Caterina Fieschi; Gesù; San Camillo de Lellis; San Vincenzo Ferreri. Figure: angeli; cherubini. Fenomeni naturali: nuvole. Abbigliamento religioso

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Ligure
  • LOCALIZZAZIONE Moneglia (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fu verosimilmente realizzato dopo la canonizzazione di S. Caterina Fieschi (1734), quando il suo culto ebbe un'ampia diffusione; la presenza di un altare a lei dedicato a Moneglia è comunque insolita, spiegabile forse con la dipendenza di S. Croce dalla basilica dei Fieschi di S. Salvatore di Cogorno. Nella tela è rappresentato uno dei pochi episodi della vita della Santa che abbia una certa sostanza iconografica (evidentemente derivato dall'Annunciazione), quello della visione che ebbe del sangue sparso da Cristo per l'umanità (cfr. "Vita di S. Caterina da Genova...", Genova, 1886, p. 6), ma senza la cruenta drammaticità che caratterizza la prima pala d'altare dedicata a S. Caterina e dipinta da Domenico Piola per la chiesa genovese di S. Camillo; tutta la scena è invece ispirata a un contenuto patetismo che è stato sviluppato da Carlo Giuseppe Ratti nelle varie versioni del tema da lui dipinte. L'anonima tela monegliese, vagamente ispirata alla pala di Pietro Raimondi per la cappella dedicata alla Santa nella chiesa dell'Annunziata di Portoria, rientra comunque in una produzione media, attenta al colore ma dal disegno e dal chiaroscuro deboli e convenzionali. La Santa veste un abito dai colori divenuti tradizionali ma che stranamente non corrispondono a quelli della sua unica veste certa e nota: del tutto insolita è la presenza di altri due Santi (fatto che non si verifica mai nei dipinti genovesi). Se S. Vincenzo Ferreri può ricordare una primitiva dedica della cappella, il secondo Santo pone anche problemi d'identificazione, poiché il suo abito potrebbe essere quello dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi, ed egli sarebbe allora S. Camillo de Lellis (il cui ordine operava nell'ospedale genovese di Pammatone, già retto da S. Caterina), se però la croce rossa dei Camillini non dovesse essere portata sulla spalla destra anziché sulla sinistra (cfr. F. Bonanni, "Catalogo degli Ordini Religiosi della Chiesa Militante...", Roma, 1706, tav. 44
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700037290
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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