Sant'Agostino tra Sant' Antonio Abate e San Giovanni Battista

dipinto, 1890/ 1899

Personaggi: S. Agostino; S.Giovanni Battista; S.Antonio Abate. Abbigliamento religioso

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Ligure
  • LOCALIZZAZIONE Ventimiglia (IM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola fu dipinta non motlo tempo dopo il 1522, data in cui come recita una epigrafe del 1775- la cappella subì un restauro commissionato dal nobile Seccondino Gallemi. L'aspetto attuale della pala non corrisponde a quello originario: nel 1775- in concomitanza della ristrutturazione del sacello testimonia dalla epigrafe di cui ho già riferito- il dipinto fu resecato sui quattro lati e ridotto a forma ovale per essere inserito nella cornice ellittica della nuova ancona in stucco. L'opera di adattamento causò forse la dispersione della cimasa e della predella, la cui esistenza non è documentata dalle fonti, ma è tuttavia ipotizzabile sulla base del confronto con altri dipinti coevi pervenuti integri, quali la pala con S. Biagio e quattro santi nella Collegiata di Finalborgo. Il dipinto fiu attribuito da Alizeri 1873, p. 290 e da Bres 1914, p. 74 a Ludovico Brea. L'attribuzione fu contestata da Castelnovi 1947, il quale lo assegnò dapprima alla " scuola locale della prima metà del cinquecento" e in seguito lo incluse nel catalogo delle opere del cosidetto " Pancalino", un artista dall'identità non meglio definibile attivo prevalentemente nel Ponente ligure fra il 1525 e il 1578, il quale aveva risentito dell'influsso della pittura toscana dei primi anni del '500 ( Castelnovi 1971, I, p. 179). Pù recentemente F. Boggero ha proposto di distinguere all'interno del corpus di pale e polittici radunati da Castelnovi sotto il nome fittizio di " Pancalino" la mano di più maestri, individuando in un ristretto gruppo di opere databili tra i lterzo e il quarto decennio del XVI sec. la perosnalità di un artista aggiornato e tecnicamente più scaltrito , il quale sarebbe l'autore della pala in esame. In quest'ultima si ravvisa con chiarezza l'influsso della cultura toscana - segnalata sia da Castelnovi e sia da Boggero- nell'impaginazione compositiva, dove i personaggi sono legati intimamente col paesaggio dall'ampio respiro spaziale, e nella cromia tenue modulata con cangiantismo. L'impianto monumentale delle figure , memore dell'ultima produzione di Ludovico Brea, svela leradici culturali liguri - nizzarde e lombarde del nostro, il quale si mostra sensibile pure all'influsso della pittura nordica .- mediata tramite incisioni avvertibile nell'attenta definizione dei dettagli e della fisionmia dei tre santi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700036933
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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