Storie di santa Caterina d'Alessandria/ san Giorgio e santa Cecilia
trittico,
ca 1480 - ca 1480
Sul verso sono rappresentate tre scene in successione cronologica: Santa Caterina rifiuta di adorare gli idoli, Santa Caterina disputa con i Sapienti pagani e Santa Caterina e l'Imperatore assistono al Martirio dei Sapienti convertiti. La tavola presenta anche un monocromo sul recto raffigurante San Giorgio e una Santa; sempre sul retro tasselli lignei a farfalla
- OGGETTO trittico
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MISURE
Altezza: 74 cm
Larghezza: 106 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Fiammingo
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Altographe
Maestro Della Adorazione Dei Magi
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Reale di Genova
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO Via Balbi 10, Genova (GE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola faceva parte con quella di Sant'Agnese (cfr. scheda n. 00036871) di un trittico a sportelli, dei quali costituivano la metà superiore; ciò risulta anche dai monocromi a mezzo busto sul recto. Gli altri elementi del trittico sono al Museo di Strasburgo e, la parte centrale, con l'Adorazione dei Magi, nella Galleria Sabauda di Torino. La tavola è ricordata nella Guida del Banchero (1943-44) che la attribuisce all' "Altographe", intendendo l'Altdorfer probabilmente; inoltre è menzionata nelle Guide dell'Alizeri (1846 e 1875) che la attribuisce ancora all' "Altographe". Suida (1906) lo dice di scuola fiamminga del secolo XV; il Dulberg (1806) erroneamente crede le due tavole di Strasburgo copie di quelle genovesi. L'Hoogeweff (1936) assegna entrambe le tavole a scuola olandese, verso il 1480. Il Friedlaender (1927) invece le ritiene fiamminghe, attribuendole alla stessa mano dell'autore dell'Adorazione dei Magi di Torino, supponendo che le tavole di Genova e Strasburgo possano costituire gli sportelli laterali della stessa Adorazione di Torino. Con l'attribuzione a Maestro dell'Adorazione dei Magi di Torino o Maestro delle scene della Passione di Bruger furono esposte alla Mostra d'arte fiamminga a Firenze del 1848. Ancora entrambe le tavole, sono citate da C. Aru e E.T. De Gerardon (1952), e avvicinate al Maestro dell'Adorazione dei Magi di Torino; dal Morassi (1961) sono riconosciute come "due preziosissime tavole" attribuite al "Maestro olandese circa 1480". Ancora Torriti (1963) le ritiene opera di un maestro olandese circa 1480 e ne rievoca la vicenda critica, ricordando che il trittico si trovava originariamente in Italia, essendone state vendute due tavole nel 1900 a Firenze. Infine il Friedlander (1971) ricorda ancora il trittico smenbrato tra Strasburgo, Torino e Genova e lo ritiene eseguito dal maestro dell'Adorazione di Torino. Ancora le due tavole sono citate dalla Terminiello (1976) e dal Ciliento (1986) che ne conferma l'attribuzione a "pittore olandese attivo intorno al 1480" e le ritiene di elevata qualità pittorica. Piuù recentemente (2008) anche Leoncini tende ad individuare nell'artefice un artista fiammingo, probabilmente di Anversa
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700036870
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Reale di Genova
- ENTE SCHEDATORE Palazzo Reale di Genova
- DATA DI COMPILAZIONE 1986
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2021
2006
- ISCRIZIONI sul retro, targa - MOSTRA GENOVESE 1946 -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0