acquasantiera - a fusto, opera isolata - bottega italiana (fine/inizio secc. XVI/ XVII)

acquasantiera a fusto,

La pila poggia su base quadrata con lati inflessi, decorata agli angoli smussati da poderose zampe feline che si biforcano superiormente e si congiungono anteriormente ad uno stemma a testa di cavallo da cui pendono nappe simili a code di leone, e posteriormente ad una cartella rettangolare dai bordi arricciati, da cui scendono nastri. Sopra la base sono cuscini e gole, e un elemento semisferico decorato con scanalature arrotondate; a questo segue un cilindro decorato con due mascheroni grotteschi differenti, affiancati ciascuno da due draghi alati con corpo anguiforme. Segue poi una semicolonna rastremata e scanalata, con un collarino liscio nella parte superiore, e altri anelli e collarini che fanno da appoggio alla vasca; questa, circolare, presenta un orlo molto estroflesso e aggettante, sottolineato e concluso da un collarino liscio, dal quale iniziano delle baccellature doppie che si congiungono al fondo della vasca. La parte interna è liscia

  • OGGETTO acquasantiera a fusto
  • MATERIA E TECNICA MARMO BIANCO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Portofino (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rigore architettonico della sequenza di semicolonne scanalate, echini, gole, tori, e le decorazioni in parte rigidamente sobrie e classiche, in parte improntate a caratteri fantastici e grotteschi, mostrano una appartenenza alla cultura cinquecentesca, che come gusto nella zona giunge sino all'inizio del secolo XVII; anche le grottesche e la forma stessa dello stemma e della cartella rettangolare, che si ritrova spesso in iscrizioni e lapidi, depongono per la dipendenza decorativa dalla cultura cinquecentesca pre-barocca. Anche per le dimensioni della vasca, la pila potrebbe essere stata originariamente un fonte battesimale, poi sostituito tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX con uno nuovo (cfr. scheda 07/00030733); a questo proposito una notizia di archivio del 1837 relativa alla visita pastorale del Cardinale Placido Mario Tadini arcivescovo di Genova riporta che "(...) baptisterium reficiatur, sera claudatur in imagine de Joan. Bapt. decoretur (...)"; la notizia si riferisce al decreto di costruzione del nuovo fonte, che presenta appunto il battesimo di Cristo con San Giovanni Battista. I Remondini accennano ad un "... bel battistero in marmo" che potrebbe però essere sia quello in esame sia quello costruito sopo il decreto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700030750
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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