natura morta con mappamondo

dipinto, 1931 - 1931

il dipinto incorniciato entro listello dorato è collocato nello studio di Amedeo Duca d'Aosta, a fianco una delle due porte che immettono nelle stanze dell'appartamento del duca

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Noni, Umberto (1892-1971)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Storico del Castello di Miramare
  • LOCALIZZAZIONE Castello di Miramare
  • INDIRIZZO Viale Miramare, Trieste (TS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è stata realizzata, come testimonia l’iscrizione in basso a destra, dal pittore Umberto Noni nel 1931. Attivo a Trieste negli anni Venti e all’inizio del decennio successivo, nel 1930 l’artista fu incaricato dall’architetto Alberto Riccoboni, di eseguire le decorazioni dello studio del Duca e della stanza della Principessina. La commissione s’inserisce nel più ampio progetto di rinnovamento del castello di Miramare, avvenuto nel 1930 quando il governo italiano destina il complesso a residenza del Duca Amedeo di Savoia-Aosta. L’architetto Alberto Riccoboni della Regia Soprintendenza alle Belle Arti cura il progetto di ristrutturazione del castello, che necessita di essere adeguato alle esigenze di modernità richieste dal Duca e affida la decorazione dei due ambienti a Noni, già conosciuto e apprezzato in ambito locale, assecondando il desiderio del Duca, per il quale “tutti i lavori, sia per la parte muraria che per quella dell’arredamento interno” dovevano essere eseguiti “esclusivamente da maestranze triestine”. Per lo studio del Duca il Noni realizzò cinque dipinti: due carte geografiche, raffiguranti i territori italiani della Libia e dell’Eritrea e della Somalia, due paesaggi africani con animali esotici e una natura morta con mappamondo. Il programma iconografico delle decorazione risponde alla “preoccupazione massima di italianizzare gli ambianti rinnovati del castello”, come riporta un articolo de Il Piccolo di Trieste del maggio 1931. L’opera è articolata secondo una geometria interna precisa. Al centro si trova il mappamondo, orientato sull’Africa, zona di conquista coloniale italiana, dotato di sostegno a quattro colonnine, ai lati del quale sono disposte in posizione diagonale una croce astile sulla sinistra e un’alabarda sulla destra. Attorno a questi due perni si snoda a spirale un lungo cartiglio, che percorre da sinistra a destra lo spazio della composizione, sul quale ricorrono i nomi dei più grandi navigatori italiani succedutisi nei secoli. La natura morta si completa con una serie di oggetti connessi all’arte della navigazione e alla storia delle esplorazioni. Alla base del globo si scorgono una clessidra, una bussola, e per tracciare le rotte, una carta arrotolata e un calamaio in cui sono intinte due penne. Sulla sinistra si intravedono una bitta e la prua di una nave; una sfera armillare e un binocolo, rimandano alla conoscenza astronomica indispensabile all’andar per mare; una pila di libri e una lucerna, simboleggianti il progresso del sapere umano legato alle scoperte geografiche. Sulla destra invece si trovano diverse armi, in riferimento all’aspetto spesso bellicoso connesso alle esplorazioni: la bocca di un cannone istoriato, una palla di cannone; una pistola, un elmo con cimiero e visiera, una spada e una mazza ferrata. In basso chiude la composizione un basamento in pietra, dove si legge un’epigrafe latina in caratteri capitali: “FIDE ENIXI ROBORE TENTAVERE” (Basandosi sulla fede tentarono con forza), allusivo dell’operato sia della casa sabauda sia degli eccelsi navigatori elencati. Le iniziali di ogni parola evidenziate dal colore rosso ricostruiscono il motto dei Savoia “FERT”, qui interpretata secondo la dotta elucubrazione di don Nicolò Gligo di Zara, parrocco della chiesa di San Vincenzio de' Paoli a Trieste. Il dipinto era collocato sopra una porta dello studio del Duca e dialogava sia con il globo terrestre del 1839 di Joseph Jüttner, attualmente nella biblioteca di Massimiliano, sia con le due carte geografiche che rappresentano nel dettaglio i possedimenti italiani in Africa (Grippi, 2005)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600047523
  • NUMERO D'INVENTARIO s.n
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Friuli - Venezia Giulia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • ISCRIZIONI in basso a destra - NONI*931 Trieste - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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