Natività di Cristo con san Girolamo. Natività di Cristo con san Girolamo

dipinto 1525 - 1525

Il dipinto raffigura, al centro, san Girolamo, san Giuseppe e la Madonna inginocchiati a terra con le mani giunte nell'atto di adorare il bambino appena nato. A sinistra un paesaggio roccioso, a destra la capanna con il bue e l'asino

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ tecnica mista
  • ATTRIBUZIONI Bonfanti Liberale Detto Liberale Da Verona (1445 Ca./ 1527 ?)
  • LOCALIZZAZIONE Museo di Castelvecchio
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tipico quadro di devozione privata, tanto per il formato limitato quanto per il soggetto, la tavola, di origine sconosciuta, apparve alla metà dell’Ottocento a Verona nella galleria di Cesare Bernasconi. Già allora portava il giusto nome di Liberale (Aleardi, Bernasconi 1851), spiegabile per la somiglianza con la "Natività" più grande e di qualità più elevata appartenente alle collezioni civiche (inv. 961-1B0430). Benché l’assegnazione a Liberale sia stata messa in dubbio da Ferrari (1871) che parlava di un dipinto «in qualche deperimento», tutti i maggiori conoscitori dell'artista, tra cui Trecca (1910 e 1912, p. 12) e Avena (1937 e 1954), concordano sull’autografia e sulla datazione nell’attività tarda del pittore. Le proposte in tal senso più esplicite furono avanzate da Carlo Del Bravo. Nel catalogo delle opere disposto in «ordine approssimativamente cronologico», contenuto solo nella sua tesi dattiloscritta del 1959 (p. 256), la "Natività" è inserita dopo la pala con "San Girolamo" (inv. 912-1B625), dopo il "Seppellimento di Cristo" già a San Lorenzo e dopo l'"Ancona Miniscalchi" (inv. 36460-1B3265), ma prima della "Madonna" di Princeton, collocata quasi alla fine dell'operosità liberaliana. A Del Bravo (1959, p. 91) risultava «difficile pensare che l'artista abbia continuato a produrre fino agli ultimi tempi della vita (morì fra il 1526 e il 1529), cioè oltre gli ottanta anni». In un primo momento, per la pala con "San Girolamo", egli ritenne l'anno 1513, data di consacrazione della chiesa di Santa Maria della Vittoria Nuova, come termine post quem (1959, p. 88). Invece, nel 1963 lo studioso avvicinò la "Natività" al 1525 e nel 1967 (pp. 34-35) la citò insieme con dipinti da lui ritenuti del terzo decennio del Cinquecento. Queste proposte sono state ribadite da Hans-Joachim Eberhardt (2010, pp. 238-239) alla luce di fatti che servono a precisare la cronologia dell'ultima produzione liberaliana: la tavola con "San Girolamo" proviene da un altare che fu consacrato soltanto nel 1521, mentre l'ultima attività pittorica di Liberale è documentata ancora nel 1527, quando, testando, il maestro menzionò una grande ancona dell'"Assunta" solo disegnata, con l'intenzione di terminarla se ne fosse stato ancora in grado (Eberhardt 1971, pp. 224, 219-220). La "Natività" in questione è una riduzione tarda e semplificata dell’altra versione del soggetto a Castelvecchio (inv. 961-1B0430), la cui composizione venne adattata dal pittore anziano al formato verticale e più ristretto della tavola. Rispetto al modello precedente san Giuseppe ha superato la sua sorpresa, associandosi ora agli adoranti. Anche il bue che piega la zampa destra segue l’esempio del compagno genuflesso nella "Natività" maggiore, per assistere alla comune sacra adorazione e il suo movimento storto ricorda quello del bue dipinto dall’artista con evidente fatica nella giovanile "Natività Serristori" (Del Bravo 1967, p. LXXXVII). (da Hans-Joachim Eberhardt 2010, pp. 238-239)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500715188
  • NUMERO D'INVENTARIO 940
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Bonfanti Liberale Detto Liberale Da Verona (1445 Ca./ 1527 ?)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1525 - 1525

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'