allegoria della morte del soldato
Il monumento, addossato alla parete laterale della scuola materna, è preceduto da una scalinata d’accesso, protetta da una bassa balaustra introdotta da pilastrini sormontati da due lampade decorative. L’opera vera e propria, realizzata dallo scultore Guglielmo De Martin Fabbro, consiste in una lapide marmorea con l’elenco dei caduti delle guerre, sormontata dallo stemma del Cadore dal quale si dipartono due festoni di foglie di quercia stilizzati. Ai piedi della lapide è posto un piccolo altare a mensola, al di sotto del quale è collocato un bassorilievo raffigurante una Pietà con un paesaggio montano sullo sfondo. Completa il monumento la grande scritta “Campolongo ai suoi caduti”, composta di lettere di bronzo applicate alla fascia marcapiano che corre lungo tutto l’edificio
- OGGETTO monumento ai caduti a lapide
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MATERIA E TECNICA
marmo verde di Polcevera
Bronzo
MARMO DI CARRARA
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MISURE
Profondità: 41 cm
Altezza: 390 cm
Larghezza: 175 cm
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ATTRIBUZIONI
De Martin Fabbro Guglielmo (1901/ 1964)
- LOCALIZZAZIONE scuola materna pubblica
- INDIRIZZO via Nazionale, 39, Santo Stefano di Cadore (BL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La decisione di innalzare un monumento ai caduti per il paese pervenne dal Comitato “Pro erigenda targa ricordo caduti in guerra di Campolongo” dopo che il 4 novembre 1933 il podestà Giuseppe De Mario, con l’assistenza del segretario comunale Silvio Cattaruzza, deliberò di dedicare “a gloria dei caduti in guerra di Campolongo l’Asilo Infantile in corso di costruzione in quella frazione”. Già all’altezza del 28 giugno 1935 il Comitato definì le caratteristiche generali dell’opera, ma solo il 7 settembre 1935 indisse un bando di concorso, nel quale vennero esplicitate le principali caratteristiche del monumento: questo avrebbe dovuto essere in marmo verde di Polcevera con quattro “borchioni” in bronzo, due fasci littori a forma allungata e una corona d’alloro in bronzo “con doratura pesante”. Pervennero proposte dal professor Carlo Lotti di Venezia, dalla ditta Mansueto Bergamasco e Figli di Longarone, dalla ditta Fratelli Tommaselli di Belluno e dall’artigiano locale Guglielmo De Martin Fabbro. E così, il 3 ottobre 1935, il Comitato accolse l’idea e il progetto del De Martin Fabbro affidandogli l’incarico. L’opera attuale si differenzia in modo sostanziale dall’idea originaria
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500714342
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Fondazione Comelico Dolomiti - Centro studi transfrontaliero
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- ISCRIZIONI fascia superiore - CAMPOLONGO AI SUOI CADUTI - capitale - a rilievo - italiano
- STEMMI stemma scolpito al di sopra della lastra commemorativa - civile - Stemma - Stemma del Cadore coronato
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
cartolare (1)
cartolare (2)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0