L’opera, composta di un monumento e di un’area verde retrostante, recintati, fu progettata dagli architetti Elio, Aurelio ed Enrico Silvestri e realizzata da maestranze locali. Il monumento è composto da un ampio basamento a scalini, da cui si innalzano due monoliti sovrapposti sbozzati a mano in marmo Grigio carnico, sorretti da un dado in cemento. A metà altezza l’opera è circondata da una struttura in metallo a cui sono appesi numerosi reperti di guerra provenienti dal Vallón Popèra. Al centro spicca il bassorilievo in bronzo raffigurante un soldato caduto con il volto rivolto verso il cielo. Agli angoli del basamento sono collocate quattro lapidi che ricordano i caduti e dispersi della Prima e Seconda Guerra Mondiale, delle guerre di Libia e di Liberazione. Nell’area verde retrostante sono posti un cannone, non previsto nel progetto originale, un proiettile d’artiglieria e un blocco di pietra grezza sormontato da un’aquila in bronzo con le ali spiegate