Dante Alighieri. ritratto storico

scultura
Zannoni Ugo (verona, 1836/ Verona, 1919)
Verona, 1836/ Verona, 1919

Statua virile in bronzo, a figura intera e a tuttotondo, su base ottagonale in marmo nero; la figura dall'aspetto magro e austero, indossa una veste lunga fino ai piedi; la mano sinistra tiene un volume e regge il gomito destro, l'indice della mano destra è appoggiato al mento in atteggiamento pensoso. La testa è coperta da cappuccio (informazioni tratte dalla scheda catalografica del 2006)

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • AMBITO CULTURALE Veronese
  • ATTRIBUZIONI Zannoni Ugo (verona, 1836/ Verona, 1919): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna Achille Forti
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo della Ragione
  • INDIRIZZO cortile Mercato Vecchio, 6, Verona (VR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è un modellino in bronzo realizzato da Zannoni per il concorso bandito nel 1864 dall'Accademia di Agricoltura, Commercio e Arti, presieduta da Giulio Camuzzoni, in vista delle celebrazioni, a carattere nazionale, del sesto centenario dalla nascita di Dante Alighieri. In Accademia si conserva tutt'oggi il modellino in gesso, da cui probabilmente Zannoni derivò poi quello in bronzo (Sartea, 2009). Tra i sette modelli presentati dai più quotati scultori del tempo quali Vela, Magni e Duprè, la scelta cadde su quello del giovane, non ancora trentenne, Zannoni, considerato l'erede di Fraccaroli, che ottenne un premio di 5800 Lire. Fu l'inizio di una brillante carriera. Il monumento a Dante, di cui esiste anche un modello in gesso a grandezza naturale (inv. 60214C0783), venne inaugurato nel 1865 all'alba per evitare la presenza dei funzionari austriaci, mentre il discorso inaugurale fu tenuto da Camuzzoni nel museo civico. La scelta dell'opera fu dettata da motivi ideologici: il modello di Zannoni, meglio di altri, esprimeva un concetto di grandezza e di fierezza nazionale e ritraeva il sommo poeta con un'espressione solenne, severa e meditativa, avvolto in ricadenti e abbondanti panneggi. La piccola scultura in bronzo, come rileva un elenco dell'archivio storico del museo, rientra nella serie di opere donate nel 1905 dall'artista ai musei civici e, probabilmente, esposte nel 1908 nella sala a lui dedicata a palazzo Pompei, in particolare nella prima, dove era presentata la scultura. E' citata anche nell'elenco redatto nel 1912 da Trecca, siglata con la lettera B. Stando alla scheda storica, l'opera sarebbe poi stata trasportata a Castelvecchio e posta nella stanza della direzione e, da lì, in seguito, portata al museo del Risorgimento, presso la sede di palazzo Forti. Probabilmente si tratta di una delle molte copie del modellino per la scultura di Piazza dei Signori, realizzate da Zannoni dopo la vittoria del concorso del 1865 (Informazioni tratte dalla scheda catalografica del 2006)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500706334
  • NUMERO D'INVENTARIO 5961-4C0774
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2020
    2018
    2018
    2023
    2021
    2013
    2013
    2013
    2006
  • ISCRIZIONI sul lato destro della base - Ugo Zannoni - Ugo Zannoni - corsivo - a incisione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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