Giuseppe e la moglie di Putifarre. Storie Bibliche

dipinto, post 1673 - ante 1699

Nella cd. stanza delle storie bibliche figure monocrome maschili e femminili, in finto stucco, reggono sei cornici di finti riquadri che ornano le pareti con storie tratte dall’Antico Testamento. Tutte le cornici sono caratterizzate da angoli raggiati interni con volute esterne. Centralmente, su ogni lato della cornice, sono presenti dei volti femminili agghindati con collane di perle. Ai lati delle cornici, putti policromi sorreggono festoni di frutta e fiori. Vicino alle due porte di accesso alla sala, altri putti monocromi che sorreggono festoni di frutta e fiori. Sulla parete comunicante con l’atrio troviamo, a sinistra della porta, l’episodio biblico in cui Dalila fa addormentare Sansone sulle sue ginocchia e gli fa tagliare i lunghi capelli, a destra invece la vicenda di Lot e le figlie. Come sovrapporta, in un riquadro più piccolo, Susanna e i vecchioni. Sulla parete settentrionale, nel riquadro di sinistra l’Incontro di Giacobbe e Rachele al pozzo, in quello di destra, all’interno di una cornice più alta e stretta, una donna con il turbante che tiene per mano un bambino con bastone: essi sono intesi a rappresentare Agar e Ismaele, scacciati da Sara e costretti a fuggire nel deserto. Come sovrapporta, Betsabea al bagno. Proseguendo, sulla parete che porta alla cosiddetta Sala delle Palme, nel riquadro di sinistra Davide e Abigail, in quello di destra Mosè salvato dalle acque. Come sovrapporta l’episodio di Giuseppe e la moglie di Putifarre. Infine, sulla parete a meridione, al centro delle due finestre, è situato un caminetto contornato con piastrelle in maiolica decorate in azzurro e sormontato da una specchiera, ornata da una finta cornice in stucco e caratterizzata da un volto femminile posto al centro del lato superiore. Anche le due finestre vicine sono incorniciate da un finto riquadro in stucco con quattro volti femminili al centro di ogni lato. La parte inferiore è completamente andata persa

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a mezzo fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
  • LOCALIZZAZIONE Complesso Cavalli
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ci sono varie ipotesi sull’attribuzione di queste rappresentazioni. La prima è che siano frutto di Michele Primon, chiamato a più riprese a lavorare a Palazzo Cavalli e ormai giunto alla maturazione del proprio linguaggio in questa sala. Certe finezze cromatiche (si vedano i putti monocromi, le ombreggiature, i volti femminili come decorazione delle varie cornici) fanno invece pensare ad un altro artista, probabilmente di provenienza francese e di più alta levatura. Verosimilmente Primon si fa aiutare anche da altri collaboratori soprattutto per gli ornamenti delle cornici e per i festoni di frutta e di fiori, cui si appendono i putti. Tutti gli episodi di questa stanza vedono protagoniste delle donne, ricordate come esempio positivo o negativo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500699526-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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