Vedova con bambino che rende omaggio alla fiamma perpetua della Patria
Il grandioso monumento si sviluppa entro il Parco comunale delle Rimembranze, ovvero un giardino posto su due livelli: l’inizio della scalinata conduce verso una piattaforma cintata, elevata su di un basamento rivestito con blocchi di pietra, sopra il quale si trova l’ara con la fiamma perpetua. Lungo il percorso che conduce all’altare, è collocata, nella parte conclusiva della gradinata, la figura a tuttotondo di una madre con il figlio neonato tra le braccia: rappresenta idealmente una vedova che ha reso omaggio al fuoco della Patria (per cui il compagno è morto), verso cui il bimbo tende la mano; la commovente raffigurazione è sostenuta da un vigoroso naturalismo e dal modellato pieno dei due corpi intrecciati. All’interno del giardino (sulla sinistra, ai piedi della scalinata) è stato collocato nel 1969 dall’Associazione Nazionale Alpini – sezione di Valle e Venas, un grande macigno per ricordare i caduti di tutte le guerre
- OGGETTO monumento ai caduti ad ara
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
CEMENTO
FERRO
Marmo
pietra/ scultura
ROCCIA
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
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ATTRIBUZIONI
De Lotto Annibale (1877-1932): scultore
- LOCALIZZAZIONE parco comunale
- INDIRIZZO piazza IV novembre, Valle di Cadore (BL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti della Grande Guerra del comune bellunese di Valle di Cadore venne inaugurato il 28 agosto del 1927. Fortemente scenografico e di grandiose dimensioni, l'opera, dovuta allo scultore sanvitese Annibale De Lotto, ebbe una genesi piuttosto complessa, principiata attorno all'ottobre del '20, quando il comune concesse l’area per la realizzazione del Parco delle Rimembranze e del monumento. Già alla fine del 1919, si era costituito un Comitato pro Monumento ai Caduti di Valle di Cadore, presieduto dal farmacista locale, nonché fotografo, Arnaldo Marchetti, che iniziò la raccolta di fondi (cui contribuì anche la Regina Madre con 100 lire), assegnando la commissione a De Lotto. Le diverse maestranze che ebbero parte all'esecuzione del progetto sono ricavate dal recente contributo di D'Andrea sui monumenti ai caduti cadorini: le due cooperative di Valle (L'Avvenire) e di Castellavazzo installarono il basamento di pietra, già scolpito a Vittorio Veneto presso la ditta di Paolo Zanette, fornitore del materiale lapideo, mentre la fusione del bronzo venne eseguita a Venezia dal fonditore Bragadin. Il monumento venne poi ridimensionato nella parte architettonica dallo stesso De Lotto, che aveva pronto nel suo studio veneziano, almeno due anni prima dell'inagurazione del '27, il gesso preparatorio per la fusione della figura della vedova (De Grassi, 2003). L'artista nell'ottobre del 1926 inviò a Valle la fiamma monumentale di bronzo che corona l'ara: il monumento era quasi terminato
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500690135
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI prospetto principale, ara - VALLE/ AI SVOI EROICI CADVTI/ 1915-1918 - capitale - a fusione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0