araldica

rilievo, post 1400 - ante 1499

all'interno di comparto trapezoidale con cornice a dentelli, stemma lapideo gotico di famiglia patrizia; foglie carnose affiancano ai lati e superiormente lo scudo

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA pietra d'istria
  • AMBITO CULTURALE Produzione Veneziana
  • LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE lo scudo lapideo appartiene alla famiglia gentilizia dei Dolfin ed è datato dalla critica d'arte al secolo XV. Lo storico Tassini così scrive a riguardo di tale stemma e della casata: “Delfina (Corte) a Castello. Scolpiti sopra l'ingresso scorgonsi i tre delfini, arma della famiglia Delfina, che poscia si corruppe in Dolfin. Essa ebbe per capostipite uno dei Gradenigo, soprannominato «Delfino» o per la sua gibbosità, o per la sua singolare perizia nel nuotare. Fra i vari distinti di questa famiglia giova trascegliere Delfino circa il 434 patriarca d'Aquileja; Daniele gran capitano nella prima crociata; Giacomo generale nel 1260 di 57 galere contro i Greci collegati coi Genovesi, e poscia capitano contro il tiranno Ezzelino; Angelo nel 1329 vescovo di Venezia; Orso nel 1361 patriarca di Grado; Giacomo nell'anno medesimo provveditore generale in Albania, e poi duce di 37 vascelli contro i corsari Greci, a cui prese 6 navi; Giovanni eletto doge nel 1356 mentre era provveditore in Trevigi, assediata dagli Ungari, il quale, non potendo ottenere un salvacondotto dai nemici per recarsi a Venezia, mise all'ordine 500 cavalli, e nottetempo partito, arrivò sano e salvo a Malghera, ove fu accolto con somma letizia dai senatori; Michele che, rinchiuso nella medesima occasione in Treviso, combattè vittorioso corpo a corpo con un guerriero nemico, e poscia nel 1370, 1371 e 1375 fu capitano generale di armata; Leonardo nel 1392 vescovo di Venezia, e nel 1401 patriarca d'Alessandria; Zaccaria capitano nel 1509 di Padova stretta dall'armi dell'imperatore Massimiliano; Gian Pietro, che fiorì circa il 1560, vescovo di Zante e Cefalonia; Giovanni nel 1563 vescovo di Torcello, e nel 1579 vescovo di Brescia; Zaccaria nel 1565 cardinale; Luigi vescovo della Canea, morto nel 1587; Giovanni cardinale nel 1603; Dionisio, suo fratello, nel 1606 vescovo di Vicenza; Giuseppe, nipote di Dionisio, nel 1616 vescovo di Pafo; Giovanni vescovo di Belluno nel 1626; Giovanni nel 1658 patriarca d'Aquileja, e nel 1667 cardinale; Pietro Antonio nel 1684 vescovo di Capo d'Istria; Daniele vincitore dei Turchi a Metelino nel 1690; Daniele nel 1698 vescovo di Brescia, e nel 1699 cardinale; Dionisio nel 1699 patriarca d'Aquileja; Daniele, finalmente, cardinale nel 1747”(Tassini, pp. 203-204)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500641302
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • ISCRIZIONI ai fianchi dello stemma - B / D - maiuscolo - a incisione -
  • STEMMI all'interno del comparto - gentilizio - Stemma - famiglia Dolfin - scudo gotico a tre delfini (timonisti), natanti l'uno sull'altro, accompagnati da croce patente
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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