araldica

rilievo, post 1490 - ante 1510

rilievo scultoreo raffigurante scudo sagomato entro comparto modanato sovrastato da riccio pastorale entro comparto a cuspide

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA pietra d'istria
  • AMBITO CULTURALE Produzione Veneziana
  • LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE lo stemma lapideo murato in facciata appartiene alla famiglia patrizia veneziana Marcello ed è datato tra la fine del 1400 e i primordi del Cinquecento. “Discesa dalla gente Claudia Marcella, celebre nei fasti di Roma antica, sarebbe venuta fra noi la famiglia Marcello nel principio del settimo secolo. [...] Chiara pel doge Nicolò eletto nel 1473, e per alcuni vescovi, fu più chiara ancora quella famiglia per le belliche imprese di Giacomo Antonio Marcello che fiori nel 1438, combattendo contro i Milanesi; di Pietro di lui figlio che, essendo nel 1482 Provveditore di Campo contro il Duca di Ferrara conquistò il Polesine; d’altro Giacomo, generale di mare, che nel 1484 restò ucciso da un colpo di bombarda sotto Gallipoli […]. La famiglia Marcello poi vanta una corona che manca all’altre famiglie consorelle, ed è quella lasciatele in retaggio da Benedetto Marcello, nato nel 1686, e morto nel 1739, famoso per le sue opere poetiche e misicali, ma specialmente per quest’ultime, laonde meritò d’essere dichiarato Principe della musica veneziana” (Tassini, 1970, p. 376). Per quanto riguarda l’organizzazione araldica veneziana pare che che questa iniziò a definirsi attorno al Mille. I colori azzurro e rosso, ritenuti i più aristocratici, assieme ai metalli argento e oro, dominarono gli stemmi più antichi. In seguito furono utilizzati anche il nero e il verde. Gli scudi con semplici partizioni e pezze onorevoli erano i più vetusti. Quattro ceti costituivano la cittadinanza veneziana: la nobiltà, il clero, i cittadini originari (burocratici), il popolo. Con la Serrata, voluta dal Doge Pietro Gradenigo, nel 1296, l’ordinamento del patriziato veneziano venne così organizzato: soltanto le casate che negli ultimi quattro anni presero parte al Maggior Consiglio ebbero ragione di appartenervi (furono più di un centinaio di famiglie). Nel 1379 vennero aggregate altre trenta famiglie che diedero un appoggio considerevole nella guerra contro Chioggia. Successivamente centoventiquattro famiglie (di cui quarantasette nella guerra di Morea, 1687-1717) entrarono a far parte della nobiltà dopo aver pagato centomila ducati alla Repubblica Serenissima. Altre quaranta famiglie provenienti da fuori Venezia, nobili da almeno quattro generazioni e con un utile annuo di diecimila ducati, si aggiunsero nel 1775. Inerente all’immobile al quale è affisso lo stemma si legge: “Edificio cinquecentesco, forse sopraelevato nel secolo successivo. Successivamente dovevano essere state modificate le scale e le aperture al piano terra, inoltre sono state tamponate alcune finestre sul retro”. E nel dettaglio: “Schiera composta da due casette a tre piani fuori terra bicellulari, una di testata e con due ingressi in Ramo Marcello per complessive tre abitazioni delle quali uno al piano terra, l’altra con altri due ingressi in calle. Sulla Calle il prospetto è caratterizzato dalla sequenza di otto finestre per piano tra le ultime due finestre di sinistra vi è una canna fumaria con grosso “fogher” al pianoterra. Sul Ramo si affacciano due finestre per piano (le finestre di destra sono però murate). I contorni delle aperture e la cornice di gronda sono in pietra d’Istria” (dati tratti da scheda conservata presso l’Archivio del MIBAC - Palazzo Ducale (VE) n. 05/00063885 allegato 23 cs 274)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500641232
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • STEMMI nella zona inferiore del rilievo - gentilizio - Stemma - Famiglia Marcello - stemma sagomato, a banda ondata a onde grosse
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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