figura di soldato che porta la bandiera

monumento ai caduti a cippo, post 1945 - ante 2000

Il monumento presenta una struttura architettonica in marmo di S. Ambrogio sormontata dalla statua bronzea del fante in divisa, che, in piedi su un terreno roccioso, innalza la bandiera sventolante. Su un basamento rettangolare contrassegnato da quattro blocchi parallelepipedi agli angoli, poggiano tre gradini e un dado, che sostiene la base del cippo, costituita da due listelli. Il cippo ha un profilo cruciforme ed è coronato da un listello che ospita od ospitava stemmi bronzei sui fianchi e sul lato posteriore. Sul fronte, il gradino inferiore accoglie un inserto decorativo in bronzo con la raffigurazione a rilievo di un elmetto, due pugnali, un ramo di alloro e di quercia fermati da nastri. Sul secondo gradino è stata applicata un’iscrizione a caratteri bronzei, sul terzo una lastra in marmo, fermata da borchie, con i nomi dei Caduti della II guerra mondiale e la targa commemorativa del 1995. Sul dado, l’iscrizione dedicatoria, mentre sul cippo sono incisi i nomi dei Caduti nel I conflitto mondiale

  • OGGETTO monumento ai caduti a cippo
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
    MARMO BIANCO
  • MISURE Profondità: 3,94 m
    Altezza: 7,1 m
  • ATTRIBUZIONI Prati Eugenio (1889/ 1979): scultore
    Zago Egisto (1884/ 1960)
  • LOCALIZZAZIONE piazza Vittorio Emanuele
  • INDIRIZZO piazza Vittorio Emanuele, Roverchiara (VR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta dei fondi per il monumento ebbe inizio nel 1921 per volontà dell’arciprete, don Narcisio Bellorio; da allora, la stampa cattolica tenne informati sull’andamento dell’iniziativa che vide i giovani del locale Circolo cattolico impegnati a raccogliere denaro (Luciani 2006, p. 234). Sorsero delle divisioni interne al Comune, per cui fu istituito un Comitato che si occupava della raccolta dei fondi; nel 1922 erano state raccolte 3.000 lire, 8.000 erano state stanziate dal Comune, a fronte di 26.000 preventivate (Luciani 2006, p. 235). L’opera, realizzata da Eugenio Prati ed Egisto Zago, fu inaugurata il 25 novembre 1923; era circondata da una semplice cancellata e da aiuole di fiori (“L’Arena”, 28-11-1923; Trevisan 2005, p. 82; Luciani 2006, p. 235, che cita l’“Audacia”, 23-11-1923 e “L’amico del popolo”, 1-12-1923). Foto storiche del monumento sono edite in Luciani 2006, p. 235 e Roverchiara 2006, p. 72. Sulla parte superiore della faccia frontale del cippo le foto d’epoca indicano la presenza di una corona bronzea. In origine, al posto della lastra con l'iscrizione "Forti nel sacrificio...", c'era un clipeo crociato con l'iscrizione "Gloria a loro", epigrafe che non era invece presente sull’alzata del secondo gradino. È coeva all’erezione del monumento l’iscrizione con l’elenco dei nomi dei Caduti nella prima guerra mondiale (“L’Arena”, 28-11-1923). Roverchiara 2006 = Roverchiara. Una comunità e il suo territorio, a cura di R. Scola Gagliardi, Roverchiara 2006. Luciani 2006 = E. Luciani, La prima guerra mondiale, in Roverchiara. Una comunità e il suo territorio, a cura di R. Scola Gagliardi, Roverchiara 2006, pp. 231-236. Trevisan 2005 = G. Trevisan, Memorie della Grande Guerra. I monumenti ai Caduti di Verona e provincia, Sommacampagna 2005
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500405713
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona Rovigo e Vicenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI secondo gradino, faccia frontale - Gloria a loro - capitale - a caratteri applicati in bronzo - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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