figura di soldato con allegoria della Vittoria

monumento ai caduti ad obelisco 1924 - 1924

Entro un’area di rispetto delimitata, ai vertici, da quattro grandi proiettili e definita da una cancellata, il monumento ai Caduti è costituito da un ammasso di roccia su cui si erge un obelisco in nembro, decorato da due fasce orizzontali e, sulla sommità, da festoni vegetali e da un piccolo incasso poligonale per lato. L’ammasso roccioso, che si appoggia, sul davanti, su due blocchi di rosso ammonitico veronese e ingloba altri tre blocchi gradonati, uno sulla fronte e uno su ciascuno dei fianchi, è abbracciato su questi lati da tre gradini di nembro, il più basso dei quali obliquo. Sopra i blocchi gradonati trovano spazio tre lastre con le iscrizioni commemorative della grande guerra; su quella frontale sta ritto un fante scolpito in pietra, equipaggiato, che regge con la destra l’immagine della Vittoria, mentre la mano sinistra è caduta. Ai piedi, sul gradino più basso del monumento, è appoggiata una lapide commemorativa ai morti nel secondo conflitto mondiale

  • OGGETTO monumento ai caduti ad obelisco
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
    MARMO BIANCO
    marmo nembro
    marmo rosso di Verona
    PIETRA
  • MISURE Profondità: 4,05 m
    Altezza: 7,15 m
    Larghezza: 4,11 m
  • ATTRIBUZIONI Recchia Ferruccio (notizie Prima Metà Sec. Xx): scultore
  • LOCALIZZAZIONE piazza Vittorio Emanuele
  • INDIRIZZO piazza Vittorio Emanuele, Lazise (VR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nei primi anni Venti sorse un comitato pro monumento ai Caduti, sotto la presidenza del conte Alberto Cavazzocca Mazzanti, il quale, il 28 settembre 1924, faceva la solenne consegna del monumento al sindaco di Lazise, Francesco Rossetti, che, ringraziando, l’accettava a nome dell’amministrazione e di tutto il paese (“L’Arena”, 28-9-1924; Agostini 1925, pp. 253-253, che cita anche il “Corriere del Mattino”, 30-9-1924; Viviani, Bertasi 1995, pp. 72-73). Costruito nella piazzetta prossima alla Dogana, in riva al lago, è opera dello scultore Ferruccio Recchia; il fante recava nella sinistra, ora caduta, la palma della Pace, mentre alla sommità del monumento era posto un faro (Agostini 1925, p. 253; Franzosi 1974, pp. 40-41). Foto storiche sono edite in Viviani, Bertasi 1995, pp. 72, 73. Nel 1974 risulta già presente l’iscrizione con i nomi dei Caduti della seconda guerra mondiale (Franzosi 1974, p. 41), mentre le altre epigrafi erano state realizzate contestualmente all’opera (Agostini 1925, pp. 253, 348-349). Nel 2014 il complesso, in particolare le iscrizioni, sono state oggetto di una pulitura da parte dei volontari delle associazioni d’Arma (art. di S. Bazerla in “L’Arena”, 19-4-2014). Agostini 1925 = G. Agostini, Lazise nella storia e nell’arte, Verona 1925. Franzosi 1974 = M. Franzosi, Lazise, Verona 1974. Viviani, Bertasi 1995 = G.F. Viviani, F. Bertasi, Lazise com’era. Immagini per la storia di Lazise, Colà, Pacengo, Lazise 1995
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500405705
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona Rovigo e Vicenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI lapide inserita sulla faccia frontale del monumento, parte superiore - Lazise/ ai suoi caduti - capitale - a caratteri applicati in bronzo - italiano
  • STEMMI alla base dell'obelisco di marmo rosso, faccia frontale - civile - Stemma - stemma del Comune di Lazise - 1 - Partito, nel primo a losanghe, nel secondo al drago
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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