Sposalizio di Maria Vergine

dipinto 1845 - 1848

Personaggi: Maria Vergine; Giuseppe. Figure: sacerdote. Abbigliamento: ecc lesiastico. Oggetti: anello. Attributi: (Giuseppe) verga fiorita

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 54 cm
    Larghezza: 47 cm
  • ATTRIBUZIONI Caliari Giovanni (1802/ 1850)
  • LOCALIZZAZIONE chiesa
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Copia dallo Sposalizio della Vergine di Raffaello a Brera. Nelle quattro i scrizioni qui contenute, l'anno ricorre per tre volte. Si tratta di precis azioni riguardanti l'inizio di alcuni lavori parziali e mancano di qualsia si nome: ho incominciato l'abito del sacerdote ai 4 di dicembre dell'anno 1854", "Il 1 dicembre 1.1./2", "Incominciai S. Giuseppe in Aprile 1854", " Incominciai la Madonna li 9 novembre 1854". L'ordine di successione delle date e i tempi dei verbi non aiutano a capire con esattezza il susseguirsi dei lavori. La seconda iscrizione potrebbe riferirsi a una quantità di la voro già eseguita o da eseguire, senza però che sia comprensibile di quale lavoro si tratti. Le quattro iscrizioni sembrano una sorta di promemoria. Spagnolo (1916) ci riporta che la testa della Madonna venne rifatta quat tro-cinque volte. Don Mazza "assegnava a ciascuna il lavoro che doveva com piere in una settimana, mandava ogni giorno il vice superiore a vedere se e come si lavorava ed egli, di quando in quando, capitava d'improvviso nel la scuola. Era quello un momento di pena terribile per le ricamatrici. Di solito sempre buono e sorridente, entrava serio, serio, estraeva da un ast uccio una lente di ingrandimento e minuziosamente esaminava. Se v'era cosa che non gli piacesse senza dir parola, prendeva le forbici e tagliava sen za lasciar punto commuovere dalle lagrime che silenziose scendevano dagli occhi delle ricamatrici. Più d'una di quelle figure, in particolare poi p iù d'una di quelle teste che sembravano vive, lavoro paziente di otto-diec i giorni, venne lacerata da quelle lame e non una sol volta; finchè non er ano conformi al suo gusto artistici per le tinte e le linee, per la movenz a e l'espressione, egli tagliava inesorabilmente. Quando poi non aveva nul la a ridire, oh allora tacevasi lieto e sorridendo dispensava attestati di lode con un motto tutto suo, che ancor si ripete nell'Istituto "Pocione, pocione, bone da gnente"" (Spagnolo 1916, pp. 30-31). Come per il "David" , la scena del piviale sembra velatamente alludere alle mete educative fis sate da don Mazza per le sue giovani
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500405148-5
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona Rovigo e Vicenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • ISCRIZIONI sul retro, sul telaio, in alto - 9 - numeri arabi - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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