sacrificio di Isacco
dipinto,
1830 - ante 1842
Caliari Giovanni (1802/ 1850)
1802/ 1850
Personaggi: Abramo; Isacco. Figure: angelo. Oggetti: coltello; fascina; co rde. Animali: ariete
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 63 cm
Larghezza: 46 cm
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ATTRIBUZIONI
Caliari Giovanni (1802/ 1850)
- LOCALIZZAZIONE chiesa
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Giovanni Caliari, allievo e spesso collaboratore del padre Paolo, eseguì c opie dai grandi maestri, specialmente dai veronesi del Rinascimento (Franc esco Caroto, Francesco Morone, Girolamo Dai Libri): "studiò i più grandi a rtisti del quattrocento e del cinquecento. S'innamorò soprattutto della ma niera di Raffaello e cercò d'imitarlo, fece copie accuratissime non solo d al sommo Urbinate, ma anche dal Cavazzola, dal Caroto, da Girolamo Dai Lib ri, dal Mantenga e dal Monsignori" (Caliari, s.d., pp. 1-2). Professore da l 1822 e poi conservatore dell'Accademia Cignaroli, ebbe tra i suoi alliev i Vincenzo Cabianca. Egli si fa interprete del clima della Restaurazione c on la sua pittura di stampo purista e sentimentale, conquistandosi un vero e proprio monopolio delle commissioni ecclesiastiche a Verona e nella dio cesi fino nel Trentino e nelle valli Giudicarie. Copie o reinterpretazioni di opere antiche, soprattutto di Raffaello, sono anche questi dipinti pre paratori, commissionati da don Nicola Mazza per il paramento sacro. Così s crive Pietro Caliari (pp. 5-6): "Fece per l'amico D. Nicola Mazza, in Cant arane, una bellissima lepre e vari disegni e quadretti ad olio, da servire di modelli ai ricami alle ragazze di quel collegio". La collaborazione co n Don Mazza comincia nel 1833, quando il pittore realizza un trittico per la chiesa di San Carlo dell'Istituto Maschile, concessa proprio in quell'a nno da don Pietro Albertini al religioso: alla pala centrale con i Sacri C uori di Gesù e Maria, san Giuseppe e l'angelo custode, si affiancano San F rancesco Saverio inviato in missione nelle Indie da sant'Ignazio e San Lui gi in gloria. "Probabilmente Caliari fornì il primo impianto grafico del p aramento, anche nelle indicazioni generali delle parti decorative, sebbene qualche scena sia stata in seguito spostata nella collocazione o sia stat a tradotta nel ricamo molti anni più tardi. Rispettando la tradizione anti ca per l'esecuzione degli arazzi e dei grandi ricami figurati, fornì delle immagini che dovevano servire da base di partenza per le ricamatrici: dei quadretti in funzione di cartoni, i quali contenevano già tutte le indica zioni per i colori" (Marinelli 1989, p. 35). La scena con il "Sacrificio d i Isacco", assieme al "Caino uccide Abele", riportate in ricamo sulla pian eta, sembra la più arcaica e rimanda ad una prima fase di collaborazione d i Giovanni Caliari. La parte anteriore della pianeta fu esposta al concors o per le migliori produzioni industriali del triennio 1840-1842 indetto da ll'Accademia di Agricoltura, Arti e Commercio di Verona, facendo ottenere la medaglia d'oro di seconda grandezza. Nel registro spese dell'Istituto femminile un'intera pagina è dedicata al denaro speso in oro per una piane ta fatta nel 1834. E' possibile che si tratti della stessa pianeta: nel 18 34 le ricamatrici avrebbero iniziato con le decorazioni, utilizzando le bo rchie e l'oro lamellare, proseguendo poi negli anni con il ricamo. In quel registro, nel 1832 e nel 1834, si legge inoltre di lezioni fatte da un pi ttore e da un maestro di disegno, forse proprio da Giovanni Caliari, che i n quegli anni avrebbe impartito lezioni, preparato le parti decorative e i primi due quadretti per la pianeta. Si spiegherebbe così il carattere più arcaico di questi due. Si può ipotizzare che don Mazza e Caliari avessero pensato in un primo tempo solo ad una pianeta, per passare poi al paramen to per un sacerdote ed infine a quello in quarto. Risulta poco evidente i l modello raffaellesco, mentre vi si trovano echi di analoghe composizioni del Settecento veronese. L'enfasi e il rilievo assegnato alle due composi zioni fa pensare che Mazza volesse collegarvi un particolare significato, appunto l'inizio del suo programma iconografico. Le due scene sono legate dal tema del sacrificio e l'uccisione di Abele sostituisce come primo embl ematico peccato quello di Adamo ed Eva
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500405148-2
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona Rovigo e Vicenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2007
- ISCRIZIONI sul retro, sul telaio, in basso - 4 ? - numeri arabi - a matita -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0