flagellazione di Cristo
scultura,
ca 1671 - ca 1675
Ghirlanduzzi Giambattista (attribuito)
notizie dal 1671
Nella nicchia rettangolare in alto a sinistra e' collocato il gruppo scultoreo raffigurante "La flagellazione di Gesu'": Cristo e' raffigurato legato con le braccia dietro la schiena ad una bassa colonna ha i fianchi cinti da un perizoma annodato sul davanti e la gamba sinistra e' posta dietro la colonne mentre l'altra e' avanzata. L'espressione del volto e' di estrema sofferenza e rassegnazione. Ai lati del Cristo i due aguzzini: quello di sinistra ha una corta tunica e sul capo un turbante, quello di destra ha sul capo un curioso copricapo. Entrambi stringono tra le mani gli scudisci
- OGGETTO scultura
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MISURE
Altezza: 100
Larghezza: 58
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
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ATTRIBUZIONI
Ghirlanduzzi Giambattista (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Santo Stefano di Cadore (BL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE "La flagellazione di Gesu'" fa parte di una serie di gruppi scultorei rappresentanti alcuni momenti della Passione eseguiti tra il 1671 e il 1675 da Giovanni Battista Ghirlanduzzi in collaborazione col fratello Andrea col figlio Francesco e il nipote Paolo. Questi artisti provenienti da Ceneda erano dotati di notevoli capacita' tecniche e di uno spiccato gusto compositivo. Purtroppo non sono reperibili notizie piu' precise su questi scultori che sicuramente hanno lavorato nella zona in quel periodo. Buzzo scrive: "Le sculture di straordinaria bellezza della scuola di Andrea Brustolon,... eseguite nel 1675 sono opera di Giobatta e Andrea Shirlandazzi (Sghirlandazzi) di Ceneda di Vittorio Veneto discepoli del Brustolon". Lo Zanollio invece li nominava "Ghirlanduzzi" e ricordava che nel 1675 le sculture vennero collocate nelle nicchie. Fait cosi' si esprime in merito alle qualita' dei Ghirlanduzzi nell'intagliare il legno:..."la si nota nei panneggi, negli atteggiamenti e nelle espressioni delle figure per di maniera ma ben caratterizzate d'un diffuso piacevole provincialismo e qualche lieve ingenuita' nelle proporzioni...Le immagini sono molto espressive" e poi aggiunge giustamente circa il rapporto con il Brustolon:"...era ricordiamo 1675, che Andrea Brustolon non doveva allora avere piu' di tredici anni...la sua arte doveva essere ancora di la' dal formarsi in piena autonomia e fama. Magari e' possibile il contrario cioe' che lo stesso Brustolon, allorche' passo' per il Comelico diretto a Dosoledo negli anni tra il 1722 e il 1723, potrebbe avere avuto modo di vedere le statue poste all'interno della chiesa di Santo Stefano". L'ipotesi e' affascinante ed e' senz'altro da approfondire. "La flagellazione" e' strutturata in maniera assai 2equilibrata e proporzionata e si nota una cura particolare nell'intaglio dei volti assai espressivi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500324653-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Veneto
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0