altare maggiore, insieme di Tirali Andrea, Cabianca Francesco detto

altare maggiore, insieme di Tirali Andrea, Cabianca Francesco detto Penso, Mazzoleri Zuanne (prima metà sec. XVIII)

altare maggiore

Tirali Andrea (1660 Ca./ 1737)
1660 ca./ 1737

Cabianca Francesco Detto Penso (1665/ 1737)
1665/ 1737

Mazzoleri Zuanne (notizie Prima Metà Sec. Xviii)
notizie prima metà sec. XVIII

Paliotto con marmo verde antico tra due pilastri rettangolari di marmo africano. Ai lati del rosso di Verona molto corroso. Sulla mensa il tabernacolo posto sul primo di tre gradini. Sul terzo quattro colonne davanti e due dietro in marmo greco su plinto e di ordine corinzio, formano un'edicola entro cui è posto il dipinto della Madonna dell'Apparizione. Timpano triangolare con croce al centro, due angeli, e, dietro, due anfore ornamentali. Ai lati le statue dei santi

altare maggiore, insieme di Tirali Andrea, Cabianca Francesco detto Penso, Mazzoleri Zuanne (prima metà sec. XVIII)

OGGETTO altare maggiore
MATERIA E TECNICA MARMO GRECO
marmo nero africano
marmo rosso di Verona
marmo verde antico
ATTRIBUZIONI Tirali Andrea (1660 Ca./ 1737): disegnatore
Cabianca Francesco Detto Penso (1665/ 1737): scultore
Mazzoleri Zuanne (notizie Prima Metà Sec. Xviii): Tagliapietra
LUOGO DI CONSERVAZIONE Tempio Votivo dell'Apparizione di Maria Santissima
INDIRIZZO Sestier Zennari, s.n.c, Venezia (VE)
NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa dei SS. Vito e Modesto costruita dal Tirali, nel Gennaio 1722 era già completata nelle sue parti essenziali ed esisteva accanto alla vecchia. A causa di un eccezionale alta marea nella prima parte del mese il senato con decreto 15 gennaio 1722 decideva di stanziare "... Lit 15.058... per compiere il pavimento, le vetriate, la mensa dell'altare... " per portare al sicuro l'immagine miracolosa della Madonna (Contarini 1745 pag. 68). Il giorno 2 marzo 1723 la mensa doveva essere finita, poiché il delegato generale del Vescovo di Chioggia Soffietti, il Canonico Giuseppe Ballarino, la benediceva (Contarini, 1745 pag. 68). L'immagine fu portata nella nuova Chiesa solo verso la fine del maggio dello stesso anno, come dimostra una scrittura del Provveditore sopra i Monasteri (A.S.V. B.6, 5 giugno 1723). Non si hanno notizie o descrizioni su come fosse l'altare in questo periodo e comunque fino a 1728 non vi furono altri interventi. Il Provveditore sopra i Monasteri il 9 aprile 1728 auspica si possa "... (poiché) l'altare sussiste con la sola mensa, restando a costruirsi la base dove deve star collocata (l'immagine della Madonna) e tutto il rimanente dell'accompagnamento... preordinare un'altare con un recipiente che adorni e sostenti il quadro e con due statue laterali dei Santi Vito e Modesto che sono li titolari dell'antica cappella... " (A.S.V., Provv. ai Monasteri, B.6). Il 15 aprile il Senato dà l'assenso sia per la scelta del disegno dell'altare ("... rimanendo scelto il disegno del Proto Tirali... "), che per indicare l'incanto per gli esecutori materiali dello stesso (A.S. V., Senato Mar, registro 194). Gli incanti sono pubblicati il 30 giugno 1728 e il 2 settembre 1728 il Senato "... rileva con piacere... elettione cui sono divenuti di scultor nella persona di Francesco Cabianca e i Zuanne Mazzoleri in tajapietra,....... riconosciuti della necessaria capacità ed esperienza... ricercandosi la fermezza in che si sono tenuti al prezzo di ducati 650... " (A.V.S., Senato Mar, registro 194). Il 5 febbraio 1728, m.v., d vengono stanziati altri 40 ducati per la doratura delle cartelle della balaustra e delle palme dei Santi. L'altare doveva essere ormai completato (A.S.V., Senato Mar, registra 194).Il Contarini (1745, pag. 76) descrive l'altare come segue: "... Fu quindi fatto lavorare senza tardare un'altare di picciola ma vaga mole con quattro colonne di marmo greco in facciata ed il rimanente in marmo di Carrara in cui furono scolpite le statue dè Santi titolari, valendosi... di una lastra di verde antico e nè lati della medesima (mensa) altri pezzi di marmo, tutti pel vero pregevoli... " Un restauro dell'altare non identificato è documentato il 17 maggio 1759 (A.S.V., Senato Terra, registri 356).Gli angeli adagiati sopra il timpano sembrano avere le caratteristiche dello stile di Francesco Cabianca (1665-1737), autore delle statue dei Santi titolari, ma non sono citati nei documenti consultati
TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500070513A-0
ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici di Venezia
DATA DI COMPILAZIONE 1990
DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
LICENZA METADATI CC-BY 4.0