Motivi decorativi a finti marmi venati

decorazione pittorica, post 1576 - ca 1579

Decorazione murale imitante intarsi marmorei: la zoccolatura composta da pannelli color giallo chiaro incorniciati da bande violacee interessa tutte le pareti e il motivo a finto marmo verde ricorre negli sguinci di tutte le finestre. PARETE NORD: i due accessi minori (reale il primo; finto il secondo) sono decorati da finta mostra in marmo bianco, con architrave, e affiancati da pannelli rettangolari decorati da intarsi rossi angolari e inserto di marmo rosso scuro dal profilo mistilineo al centro, chiusi da cornice in marmo grigio; pannelli minori rettangolari, rosa con inserti scuri, chiudono il campo della decorazione; sulla porta è collocato un pannello con cornice in marmo grigio decorato da intarsio centrale; l'accesso dallo scalone di Manto, dotato di finta mostra marmorea bianca, è affiancato da triplice motivo di pannelli entro cornice in marmo grigio, decorati da inserti rossi angolari e inserti circolari e ovali al centro; pannelli minori rettangolari, rosa con inserti scuri, chiudono il campo della decorazione. PARETE EST: la mostra marmorea (accesso alla sala dei Capitani) è idealmente completata da un coronamento a finto marmo bianco con inserti colorati; il secondo portale, dipinto, reca architrave con girali vegetali e analogo coronamento;%

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MISURE Altezza: 4,13 m
    Lunghezza: 27,45 m
    Larghezza: 11,62 m
  • ATTRIBUZIONI Costa Lorenzo Il Giovane (bottega): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 1, 1/ Sala di Manto
  • INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'area delle pareti sottostante il cornicione in stucco continuo è caratterizzata da una decorazione murale imitante intarsi marmorei e finte mostre di porte (in corrispondenza di accessi reali e non): i motivi dipinti a finti marmi interessano anche gli sguinci delle finestre. L'impotazione delle pareti é riproposta negli ambienti successivi (sale dei Capitani, dei Marchesi, dei Duchi), dove analoghe finzioni di marmi pregiati fungono da base alle modanature plastiche della zona superiore, destinate ad accogliere i nodi visivi e concettuali della decorazione. Già detta “di epoca seicentesca e probabilmente coeva alla collocazione delle porte in marmo rosso che furono lavorate durante il governo di Vincenzo I nel 1605” (Patricolo 1908, p. 31), la decorazione a finti marmi delle pareti, anche in linea con la valutazione di Cottafavi (1936 [1963], pp. 28-29) che, per via documentaria, pone come data di esecuzione il 1579 , è oggi fatta risalire al 1580 circa, a conclusione dei lavori di decorazione plastica e pittorica della sala (Berzaghi in Algeri 2003, pp. 232-233, con bibliografia precedente). Grandissima parte dei motivi dipinti è frutto, tuttavia, del restauro diretto tra 1926 e 1927 da Clinio Cottafavi, che dice “rappezzati alcuni tratti delle pareti a finti marmi” (Cottafavi 1929): la “ripresa pittorica a finto marmo” allora prevista (Valli 2014, p. 216) dovette essere effettuata seguendo le incisioni-guida dell'intonaco e i lacerti della decorazione pittorica originale. Totalmente eseguita ex novo fu l'area a finti marmi corrispondente al rimosso camino sulla parete meridionale (cfr. Sogliani 2012, p. 25, fig. 1), tra tutte la più danneggiata all'epoca del restauro: “prima opera”, ricorda Cottafavi, “fu il rifacimento, nella parte esterna e per oltre due terzi, del muro meridionale per rimetterlo nel primitivo spessore […]. Riaperti i vani di alcune finestre accecate e specialmente di quella sulla parete meridionale e chiusa interamente la cappa di camino […] si pose mano al restauro degli stucchi completandoli e in alcuni tratti rifacendoli. Fu omesso soltanto il fregio che dovrebbe correre sul tratto della parete meridionale ove già esisteva il grande, maestoso camino di stucco [...]” e in luogo del quale fu dunque riproposta la decorazione a finti marmi della parete. Valli (2014, p. 493) annota che nella “Stima abbreviata del valore venale del Palazzo ex Ducale” del 1876 “le pareti per l'altezza di m. 3 [sono] intonacate di fresco”. Testimonianza fotografica di operazioni di "manutenzione" (come definite) a cura della ditta Coffani Restauri di Mantova è in ASoMn, Relazioni Restauro, MN 295 (anno 1995)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267673-12
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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