corteo funebre

monumento ai caduti, 1922 - 1922

Grandioso monumento costituto da un piedistallo a gradini sul quale poggia una base formata da tre lapidi con iscrizioni, alternate a due altorilievi bronzei. La formella di sinistra rappresenta il simbolico sacrificio di un neonato, compiuto da tre figure, probabilmente da identificarsi con le Furie, mentre ai loro piedi si agitano, con gesti disperati, le madri. Nella figurazione di destra è presentato un gruppo di uomini ridotti in prigionia: seminudi, sono legati con corde. Sopra tale zoccolo si eleva la scultura bronzea a tuttotondo di un soldato che urla il suo sgomento, alzando il braccio destro al cielo. La scheletrica figura, che si staglia su un fondale dorato a mosaico, ha un elmetto sul capo, mentre la vita è fasciata da un cintola che regge un pugnale e un drappeggio. Fanno da quinta laterale alla statua due lapidi in marmo rosa con gli elenchi dei caduti della prima guerra mondiale, concluse in cima da un fregio bronzeo che rappresenta un corteo funebre di figure velate, madri e padri, convergenti verso il centro dove un soldato morente, si sta accasciando a terra

  • OGGETTO monumento ai caduti
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
    CEMENTO
    Marmo
    PASTA VITREA
  • MISURE Profondità: 455 cm
    Altezza: 850 cm
    Larghezza: 555 cm
  • ATTRIBUZIONI Menozzi Giuseppe (1895/ 1976): scultore
  • LOCALIZZAZIONE giardino comunale
  • INDIRIZZO angolo tra via Trieste e viale Rimembranze, Castel d'Ario (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti della Grande Guerra del comune mantovano di Castel d'Ario venne compiuto attorno al 1922, secondo la data presente sulla statua del soldato, preceduta dalla firma dell'autore, lo scultore locale Giuseppe Menozzi (1895/ 1976). L'opera, di indiscusso valore artistico, fu oggetto di un successivo intervento, il 25 aprile del 1976, nel 31° anniversario della conclusione della seconda guerra mondiale, con l'aggiunta di due lapidi a ricordo dei caduti e dei dispersi dell'ultimo conflitto. Giuseppe Menozzi, formatosi all'Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona ed in seguito a Roma, realizzò alcuni monumenti ai caduti della Grande Guerra nel territorio mantovano, tra cui quelli di Castel d'Ario, suo comune di nascita, Villagrossa, Commessaggio, Governolo e Roncoferraro, questi ultimi due rifusi nel corso dell’ultima guerra, e dunque perduti. Bibliografia: Monumenti ai mantovani caduti per la patria, Associazione nazionale combattenti e reduci. Federazione provinciale di Mantova, 2002, p. 49
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303254064
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI fronte principale, sotto il fregio bronzeo del corteo funebre - PIANGETE ED ESULTATE/ I FIGLI VOSTRI COMBATTENDO/ PER LA PATRIA CADDERO - capitale - a fusione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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