Madonna in gloria con San Bernardino e San Lorenzo/ quadratura architettonica

dipinto, 1768 - 1768

volta a padiglione con lunette perimetrali raccordata alle pareti da vele poggianti su peducci con mensole con vasi e fiori decorata con ricche quadrature che si aprono a cielo aperto entro il quale si svologono le scene con la Madonna e i santi in gloria

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Romegialli Giovanni Pietro (1738/ 1799)
    Porro Giuseppe (notizie 1736-1770)
  • LOCALIZZAZIONE Morbegno (SO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Da un documento dell'archivio del santuario (perduto ma trascritto e pubblicato da G. F. Damiani, L'arte valtellinese del Settecento. Gli affserchi di Giovan Pietro Romegialli nella chiesa dell'Assunta di Morbegno, in Corriere della Valtellina, 22 e 29 gennaio 1897) risulta che "il giorno 12 novembre 1768 si pagarono lire di Valtellina 1392 a Giovan Pietro Romegialli e Pozzo da Como, architettista e mastri di muri per due cieli"; i due cieli sono le volte della prima e della seconda campata della chiesa, recanti le raffigurazioni della Gloria di S. Lorenzo e S. Bernardino e della Vergine, cui va aggiunta la decorazione dell'abside. L'opera appartiene alla piena maturità del Romegialli, e ne rappresenta anzi il raggiungimento più elevato, come già sottolineato dalla critica, che ha viceversa lasciato completamente sotto silenzio il contributo straordinario del quadraturista, la cui personalità è tuttora da ricostruire. Dalla decorazione egli appare dotato di una grande intelligenza per i tagli prospettici e di inesauribile fantasia nei particolari decorativi. La perfetta intesa tra i due artisti ha portato a risultati di altissimo livello, tra i più significativi della pittura ad affresco del '700 in Valtellina. L'iconografia dei due cieli, molto coerenti tra loro, è strettamente legata al culto del santuario, dedicato originariamente a S. Lorenzo, cui si aggiunge S. Bernardino, fondatore della Confraternita dei battuti, e alla Vergine, altissima patrona della confraternita. S. Coppa (S. Coppa, Prospettive di studio per la pittura del Settecento in Valtellina, in Disegni dei Ligari dalle collezioni del Museo Valtellinese di Storia ed Arte, Sondrio 1982, pp. 18, 20, 21) propone di leggere Porro anzichè Pozzo il nome del quadraturista identificandolo con un Giuseppe Porro milanese, documentato in Valtellina nel settimo decennio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300210206-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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