calice, opera isolata - bottega lombardo-veneto (sec. XVIII)
Grande calice impostato su base mistilinea tendente al cerchio con gradino liscio modanato su cui scendono larghe foglie arricciate e riccioli; piede ad andamento imbutiforme leggermente bombato e suddiviso in tre cartelle da doppi costoloni decorati sul dorso da festoni di grappoli d'uva applicati e dorati. Nelle cartelle, su fondo zigrinato, sono applicate le figurette dorate dell' agnello mistico (che ha perduto il labaro e la croce), della fenice sul fuoco e del pellicano che nutre i figli. Il fusto si innesta sul piede con un disco di foglie arricciate e presenta un nodo a pera percorso da tre costolonature ad andamento sinuoso e da trofei dorati ed applicati di frutta. Il sottocoppa molto ornato e con orlo libero a conchiglie, ricci e volute presenta entro tre cartelle i simboli della passione a sbalzo
- OGGETTO calice
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MATERIA E TECNICA
argento/ cesellatura/ doratura/ sbalzo
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombardo-veneto
- LOCALIZZAZIONE Bergamo (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il calice, elegante nelle proporzioni e di pregevole fattura, presenta sotto il piede un grande stemma inciso con la leonessa rampante con lingua estroflessa entro una cornice a ricci rococò, sormontato da corona a nove perle (conte). Ci soccorre l'Inv. a.1830, in cui così si legge: "Un calice con patena d'argento in dorato con qualche riporto dorato con arma Bresciani dicesi di ragione del fu Nobile S. Co. Zaccaria Suardo e da esso lasciato in deposito". Dunque si tratta dello stemma della famiglia Bresciani o Bressani (come è confermato nel ms. della Biblioteca Civica con gli Stemmi delle famiglie bergamasche raccolti e colorati da Cesare di Gherardi Camozzi Vertova, 1888). Una ulteriore e importante conferma ci viene da una carta all'inizio della cartella 2802 dell'Archivio di Stato di Milano ( F.R., P.A. Bergamo Capitoli Cattedrale Oggetti vari 1614-1796) che riporta questo atto: "15 aprile 1796. Donazione di un calice d'argento con rapporti dorati e stemma di mia famiglia sotto il piede al V altare di S.Alessandro. Firmato Francesco Bressani". Anche il proprietario del calice, conte Zaccaria Suardi, è personaggio noto del Settecento Bergamasco ( Bellotti, 1959, II, 12,64).E' comunque innegabile la stretta somiglianza di questo bel calice con quello con stemma Finardi, detto negli Inventari 1854 e 1932, ai nn.19 e 21 " di esecuzione Filiberti". Infatti, negli stessi Inventari, ai numeri seguenti (nn. 20, 21) è presentato : "Un calice con patena e relativa busta del peso di Kg.1di forma antica cesellato con rapporti indorati, dello stesso gusto e disegno dell'antecedente, senza pietre, con le lettere P.C." Si tratta certamente del calice qui in esame; unica nota stonata sono le lettere P.C che non corrispondono a quelle del nostro punzone (ma potrebbe trattarsi di una svista, o riferirsi, come spesso succede, alla patena)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300205844
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- STEMMI sotto il piede - Stemma - famiglia Bresciani o Bressani - leonessa rampante
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0