mobile da sacrestia, complesso decorativo di Manenti Antonio (sec. XVII)

mobile da sacrestia, post 1692/06/14 - ante 1693/09/13
Manenti Antonio (notizie Ultimo Quarto Sec. Xvii)
notizie ultimo quarto sec. XVII

mobile da sacrestia

  • OGGETTO mobile da sacrestia
  • MATERIA E TECNICA legno di pioppo/ intaglio/ intarsio/ tornitura
    legno di noce/ intaglio/ intarsio/ tornitura
    legno/ pittura
    RADICA DI NOCE
  • ATTRIBUZIONI Manenti Antonio (notizie Ultimo Quarto Sec. Xvii)
  • LOCALIZZAZIONE Bergamo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dalla "Cronaca" del P. Bottagisio sappiamo che la costruzione della nuova sagrestia venne iniziata il 5 febbraio 1649 e completata nel 1654. La stessa "Cronaca" del 1670 registra le donazioni dei Padri per l'arredo: armadi, banconi con spalliera, confessionali ("torrette"), credenze. Il 14 giugno 1692 il P. M. Cristoforo Maria Tassi incarica il "marangone"Antonio Manenti, abitante a Bergamo in Borgo S. Antonio dell'esecuzione di una parte dei banchi che dovranno circondare tutta la sagrestia. Manenti esegue prima dell'8 dicembre quelli "dalla parte verso il coro dall'uscio di detta sagrestia che va in coro sino all'Altare di detta sagrestia", quindi i banconi del lato nord e il confessionale del lato est a sinistra dell'altare. Primo committente dell'arredo e maggior finanziatore il P. Cristoforo Maria Tassi lascia all'interno del confessionale le sue iniziali P. C. M. T. e all'esterno - a destra e sinistra dell'arco di accesso - lo stemma di famiglia: un tasso di profilo sormontato da un'aquila bicipite coronati, inclusi in un ramo di alloro. L'8 dicembre 1692 il Priore Giuseppe Francesco Trinelli (?) a nome dei padri lettori Domenico Maffetti e Gio Batta Mazzoleni stipula un nuovo contratto alle stesse condizioni del precedente per il completamento dell'arredo. Entro il settembre del 1693 - termine ultimo stabilito dal contratto - Antonio Manenti completa l'opera. Ai lati dell'arco d'accesso al confessionale a destra dell'altare, realizzati ad intarsio due stemmi domenicani: la stella, una palma e un giglio incrociati, il cane con la fiaccola rivolta verso il basso. L'arredo é costituito da bancali a due corpi di dimensioni diverse con larghi piani d'appoggio fra le due parti; da armadi con cassapanca o con cassetti, per le pianete, nascosti da antine e, sul lato est da due confessionali ai quali sono stati sovrapposti dei fastigi con orologi di stile ed epoca diversi come l'armadio-altare innicchiato al centro della parete. Due porte d'accesso al coro (a nord) e alla chiesa (a ovest) interrompono la continuità dell'arredo che corre invece senza soluzione in corrispondenza di un piccolo ripostiglio e del "lavabo" indicato dall'iscrizione "MUNDAMINI QUI FERTIS VASA DOMINI", a caratteri capitali su pergamena
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300202246-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI all'interno del confessionale a sinistra - P. C. M. T - Manenti Antonio - lettere capitali - a incisione - latino
  • STEMMI ai lati dell'arco d'accesso al confessionale - religioso - Emblema - 2 - Stella, palma e giglio incrociati; cane con fiaccola rivolta verso il basso
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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