Madonna del Rosario. Il rosario offerto a San Domenico

dipinto, 1896 - 1896/12/30

dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Galizzi Luigi (1841/ 1902): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Bergamo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Luigi Galizzi, pittore e soprattutto frescante, nacque a Ponte S. Pietro il 31 dicembre 1838 e morì il 29 marzo 1902, ma la data di nascita è controversa. Nelle carte d'archivio dell'Accademia Carrara la data di nascita è il 21 dicembre 1839, ripetuta nella Storia di Bergamo e dei Bergamaschi di B. Belotti (1989, vol. VIII, p. 215); nel recente volume di Arte e costume a Bergamo. Ottocento e Novecento di P. Mosca (1989-90, vol. II, p. 903), Luigi Galizzi nasce il 31 dicembre 1841; nel saggio di P. Angelini in "I pittori Bergamaschi dell'Ottocento" (1992, vol. II, p. 201) nella "Cronobiografia" del pittore è scritto: "Luigi Galizzi nasce a Ponte S. Pietro il 31 dicembre 1838 (Archivio anagrafe del Comune di Bergamo)". Quest'ultima data ci è sembrata la più certa e attendibile. Nel 1850 Luigi Galizzi si presenta quale concorrente per l'iscrizione alla Scuola di Pittura dell'Accademia Carrara, che frequentò fino al 1871; allievo di Enrico Scuri (di cui sposò la figlia Selene nel 1870), vinse nel 1855 la medaglia d'oro alla Scuola di Nudo per il quadro "Laocoonte" e nel 1856 per una "Figura in atteggiamento di dolore". Lavorò soprattutto come pittore di affreschi in varie chiese della provincia bergamasca (Caluso, Rosicano, Ponte S. Pietro ecc. v. Pagnoni L., 1979); a Bergamo con Enrico Scuri dipinge Il transito di S. Giuseppe nella chiesa di S. Alessandro della Croce (1893) e il grande affresco che raffigura santi e martiri che fanno corona al Redentore nella cupola della chiesa di S. Lazzaro (P. Mosca, cit.). Nel 1896 Luigi Galizzi dipinge il grande affresco nella lunetta del portale della facciata della chiesa di S. Bartolomeo, in cui sono rappresentati su un fondo a finto mosaico dorato la Madonna col Bambino che offrono la corona del Rosario a S. Domenico e a S. Caterina da Siena, con ai lati angeli e cherubini. Il "30 dicembre 1896 Galizzi Luigi riceve dalla Fabbriceria della chiesa di S. Bartolomeo, a mano del cassiere Cesare Bolis, L. 600 a saldo del dipinto"; (da carte e documenti conservati dai Padri domenicani del convento di S. Bartolomeo e dall'Archivio della Curia Vescovile, fabbriceria di S. Bartolomeo). Il 29 marzo 1902 muore Luigi Galizzi e il suo antico compagno all'Accademia Carrara, Gian Giorgio Marchesi, scrive il necrologio per l'Eco di Bergamo ricordandolo come "disegnatore elegante e corretto, colorista smagliante che si acquistò presto buon nome in città e fuori, specialmente come freschista". Meno elogiative le osservazioni di P. Angelini (cit. 1992, p. 210) che a proposito della lunetta del portale della chiesa di S. Bartolomeo scrive: "L'opera venne timidamente accolta dalla critica del tempo: un eclettico centone di citazioni antiche di diversa provenienza... accompagnate dal consueto affollarsi di esseri alati che rendono piuttosto leziosa la composizione incentrata sulla ben disegnata figura di S. Domenico". I due cherubini alati a bassorilievo scolpiti nelle due vele triangolari ai lati della cornice a semicerchio dell'affresco, sono da identificarsi con "i due pennacchi e i due puttini" citati dallo scultore Luigi Pagani, autore dei due altorilievi nel secondo ordine della facciata con il martirio di S. Stefano e di S. Bartolomeo (v. scheda relativa), in una fitta corrispondenza con l'ing. Giovanni Cominetti. Nella lettera del 20 marzo 1895 Luigi Pagani (abitante a Milano in via Moscova 27) scrive a Cominetti che ha ricevuto l'ultima sua lettera colla " proposta di L. 450 per due Putti Cherubini" da porre ai lati dell'affresco del Galizzi e chiede di mandargli "i dettagli grandi al vero colle misure precise perché io possa accingermi tosto al lavoro"; nella lettera del 6 luglio 1895 comunica che è "già stato finito il secondo modello dei due puttini... che devono ora passare alla formatura a gesso, poi in pietra gentile di Brenno"; il 29 maggio 1896 annuncia che "vedrà di consegnarli nei primi giorni di Luglio" (Archivio Curia Vescovile, Fabbriceria di S. Bartolomeo)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300202185-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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