altare, opera isolata - bottega mantovana (sec. XVIII)

altare, ca 1779 - ca 1779

struttura impostata su pilastrini decorati da specchiature profilate, su alti dadi, che reggono l'ancona segnata da coppie di lesene pseudocorinzie. Mensa con paliotto a lastra unica entro entro cartella ad angoli concavi, decorato al centro da medaglione in rilievo. Ai lati del paliotto volute sormontate da teste di angeli. Trabeazione dell'ancona con cornici mistilinee in forte aggetto, sormontate ai lati da vasi e angeli. Al centro tabella mistilinea con festone all'apice e cartiglio accartocciaro al centro

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA breccia violetta/ scultura
    marmo giallo/ scultura
    marmo botticino/ scultura
    marmo botticino/ intarsio
  • LOCALIZZAZIONE di San Benedetto abate
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo la testimonianza di Benedetto Fiandrini, che nel 1790 riordinò le carte dell'archivio polironiano, i cinque altari delle cappelle del deambulatorio furono realizzati nel 1779 per volere dell'abate Andrea Bina da Milano (la testimonianza di Fiandrini è riportata in Piva, 1981, p. 49, ripreso dal medesimo in Piva, 2007, p. 84). Nel 1792 questi altari furono spostati nelle cappelle laterali. Secondo i contributi citati in bibliografia appartenevano a tale gruppo i primi tre delle cappelle a destra e il primo e il terzo delle cappelle a sinistra. Tuttavia bisogna precisare che per ragioni stilistiche il secondo altare a destra non sembra congruente con il linguaggio pienamente settecentesco esibito dagli altri altari della serie. Pertanto sembra opportuno proporre che i cinque altari spostati siano: il primo e il terzo altare a sinistra e il primo, il terzo e il quarto a destra. Quest'ultimo, infatti, presenta i medesimi caratteri settecenteschi che segnano anche l'analogo altare a sinistra. L'opera presenta una struttura dalle linee complesse e dall'esuberanza decorativa che sfrutta sia l'effetto cromatico delle brecce impiegate sia il ricco repertorio barocchetto di angeli, volute, cartigli, pendenti e vasi. Pertanto è da assegnare ad una bottega locale legata agli stilemi del gusto di pieno Settecento che segue il linguaggio esuberante esibito anche negli altri altari posti in origine nel deambulatorio (per i quali si propone il riferimento orizzontale 0300185415). Nell’altare è inserita la tela raffigurante la Madonna col Bambino e San Girolamo (per la quale si propone il riferimento orizzontale 0300185478), che è una copia tardo settecentesca del parmense Giuseppe Turchi da un originale di Paolo Veronese, datato 1562 e andato distrutto nel 1836 (Caleffi, 2010, p. 58 e Mazzotti, 2010, p. 104 con indicazione dell'autore)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185478
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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