colonna con fusto poligonale liscio, capitello smussato e abaco modanato

  • OGGETTO colonna
  • AMBITO CULTURALE Bottega Mantovana
  • LOCALIZZAZIONE di San Benedetto abate
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le quattro colonne in marmo rosso che separavano il deambulatorio dal presbiterio risalgono alla ricostruzione romanica della basilica, condotta tra il 1120 e il 1130 secondo il modello di Cluny III (Piva, 1980, pp. 34- 35; Piva 1981, p. 25; Tafuri, 1989, p. 538 e p. 539; Piva, 2007, p.p. 23 ; p. Caleffi, 2010, p. 15). Le colonne in marmo rosso presentano uno stacco evidente tra fusto e capitello "smussato" (e non scantonato), dei quali uno in marmo bianco, e ricordano le colonne in pietra rossa del Duomo di Modena (anch'esso legato a Matilde di Canossa) e delle chiese veronesi del secolo XII (Piva, 1980, p. 34 e Piva 2007, p. 23). Nel lato destro del presbiterio è ancora visibile una colonna che regge l’inizio degli archi longitudinali a doppia ghiera. La ristrutturazione in forme rinascimentali della basilica, voluta dall'abate Gregorio Cortese, induce Giulio Romano ad inglobare le colonne romaniche nella struttura costruita tra il 1539 e il 1544 per ridefinire la spazialità del presbiterio e del deambulatorio (Piva, 1980, p. 35; Piva, 1981, p. 25; Tafuri, 1989, pp. 538- 539; Piva, 2007, p. 23)
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185446
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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