Sant'Agata
decorazione plastico-pittorica
1544 - 1544
Guazzi Anselmo (1503 Ca/ 1553)
1503 ca/ 1553
Pippi Giulio Detto Giulio Romano (bottega)
1499 ca./ 1546
la volta è segnata da una costolonatura in rilievo che evidenzia la crociera e gli archi delle lunette, decorati da cornici a ovoli, fusarole, fogliette. La chiave presenta un cassettone decorato da fiore. La decorazione pittorica comprende le grottesche, i motivi fitomorfi e i girali vegetali della volta e delle lunette. Al centro delle lunette delle pareti laterali sono due tondi figurati
- OGGETTO decorazione plastico-pittorica
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
stucco/ doratura
stucco/ modellatura
stucco/ pittura
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ATTRIBUZIONI
Guazzi Anselmo (1503 Ca/ 1553): pittore
Pippi Giulio Detto Giulio Romano (bottega): architetto
- LOCALIZZAZIONE di San Benedetto abate
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione della volta e delle lunette è formata dalla decorazione plastica di gusto rinascimentale realizzata a stucco dalla bottega mantovana che fa riferimento alla direzione di Giulio Romano, e dagli affreschi che L'Occaso riferisce ad Anselmo Guazzi, allievo di Giulio Romano (si veda L'Occaso, 2012, pp. 39-40 con riesame dei contributi precedenti in particolare Berzaghi, 1981, p. 300, Tanzi, 1989, p. 140 e Piva, 2007, p. 68). La decorazione pittorica procede, quindi, in piena sintonia con la decorazione plastica nell'ambito della ristrutturazione giuliesca della basilica. Infatti anche i santi di Guazzi nella rigorosa impostazione di volumi e nel severo contegno appaiono in linea con il sobrio classicismo influenzato dall'ultima attività di Giulio Romano (Berzaghi, 1981, p. 300). Nella lunetta a sinistra è raffigurata Santa Caterina d'Alessandria, nella lunetta a destra una santa identificabile in Sant'Agata. Secondo L'Occaso l'opera in esame è autografa di Guazzi in quanto la figura di Santa Caterina (che per un refuso è riferita alla cappella successiva) è incorniciata dal medesimo nastro ritorto che compare nella camera di Ovidio e in altri affreschi del pittore (LOccaso, 2012, p. 39). Il pagamento che Guazzi riceve il 10 maggio 1544, secondo L'Occaso, si riferisce all'attività che il pittore svolge nella chiesa abbaziale con il supporto di una vasta equipe da lui diretta. Lo studioso, inoltre, riferisce al Guazzi anche le Storie di Santa Giustina sulle pareti della cappella, le volte delle navate laterali, i medaglioni esterni del presbiterio, gli angeli e i festoni dei due bracci del transetto, la decorazione del tiburio, gli affreschi delle cappelle di Sant'Ambrogio, Di San Giovanni e di San Michele (per gli affreschi ritenuti autografi del Guazzi si propone il riferimento orizzontale 0300185411). Per la lettura iconografica della decorazione pittorica della cappella si rimanda al contributo di Piva citato in bibliografia (1981, p. 272). L'Occaso sembra accettare la proposta di Piva di riconoscere la mano di Guazzi anche negli affreschi dell'ordine superiore delle prime tre cappelle a sinistra
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300185440
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0