La Deposizione dalla Croce. deposizione di Cristo dalla croce

trittico, ca 1544 - ca 1544

Personaggi: Cristo; Madonna; Maria Maddalena; Giovanni Evangelista; Giuseppe d'Arimatea. Figure: figure femminili; soldati

  • OGGETTO trittico
  • ATTRIBUZIONI Menzocchi Francesco (1502/ 1574): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca di Brera
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
  • INDIRIZZO Via Brera, 28, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il trittico dell'Oratorio della Confraternita di Santa Croce a Urbino fu smembrato durante le requisizioni napoleoniche. La bella carpenteria dell'intagliatore Nicolò Ugolinucci da Cagli e le predelle rimasero al loro posto, mentre le tre tavole principali entrarono a Brera, incorrendo da quel momento in una sfortuna critica durata lungo tempo. L'elememto centrale fu destinato dal 1818 alla chiesa parrocchiale di Novate Milanese e ritirato negli anni Novanta del Novecento; i due laterali rimasero nei depositi e senza più memoria della loro provenienza attribuiti a scuola bresciana e poi al lodigiano Callisto Piazza. In occasione della mostra forlivese di Menzocchi del 2003 i tre dipinti sono stati ricongiunti e quello centrale restaurato da Isabella Righetti e Francesca Maletto del Consorzio "L'Officina" di Roma sotto la direzione di Matteo Ceriana.Francesco Menzocchi (Forlì 1502-1574) nel quarto e quinto decennio del Cinquecento fu coinvolto in commissioni che ne attestano la reputazione non solo nelle Romagne e nello stato roveresco, dove era avvenuta la sua formazione presso Gerolamo Genga: l'intervento nel Palazzo Ducale di Pesaro e alla fine degli anni Trenta l'impresa condivisa con Genga stesso, Dosso e Battista Dossi, Bronzino e Raffaellino del Colle della decorazione della Villa Imperiale per Francesco Maria I Della Rovere, la collaborazione con Francesco salviati e lo sfuggente Camillo Mantovano agli affreschi della Sala di Psiche in Palazzo Grimani a Venezia fra il 1539 e il 1541, la presenza nella Sala Regia in Vaticano fra il 1542 e il 1545 e subito dopo la decorazione di due cappelle nel Santuario di Loreto.La fama presso i contemporanei è testimoniata anche dalle lusinghiere menzioni da parte di Paolo Pino e di Sabba Castiglione, che gli fece affrescare la propria sepoltura in Santa Maria Maddalena a Faenza, e da quella più fugace del Vasari nella seconda edizione delle "Vite". dal Seicento la fortuna del Menzocchi si venne sempre più restringendo ad un ambito locale fino al recupero relativamente recente della sua figura attraverso una serie di contributi fra i quali quelli di Francesco Arcangeli, Ferdinando Bologna, Philip poucey, Anna Colombi Ferretti, Matteo Ceriana e Stefano Tumidei, fino alla mostra monografica di Forlì nel 2003.Il trittico, commissionato nel 1543 e concluso verosimilmente l'anno seguente, è un'opera chiave nel percorso del maestro romagnolo. Nonostante il formato arcaizzante, voluto con tutta probabilità dai Cnfratelli di Santa Croce, rappresentando il fatto evangelico in un'unica scena, si tratta di una delle opere più moderne di Francesco che, pur legato alle esperienze dell?imperiale e del soggiorno in Veneto, vi appare impegnato in un serrato confronto con la cultura romana, evidente nella citazione della 'Deposizione di Baglioni' di raffaello nel gruppo in primo piano e nei riferimenti a Perin del vaga e a Francesco Salviati nell'incastro e nelle pose serpentinate delle figure. Dopo la stagione particolarmente felice cui appartiene il trittico urbinate, l'attività di Menzocchi continuerà ancora per molti anni nella città natale, con opere a destinazione principalmente religiosa.Pittore "raro e mutevole", come lo definì Ferdinando Bologna, Francesco Menzocchi, allievo di Gerolamo genga e maestro di Federico Barocci, è tornato ad occupare accanto a questi un ruolo di primo piano nel quadro della pittura di maniera fra Romagna e ducato roveresco
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300180284
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. Nap. 546
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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