ritratto di dama
dipinto,
1590-1600
Ritratti: dama ritratta in mezzo busto su sfondo scuro. Abbigliamento: indossa un grande pizzo e una ricca collana di perle; porta al petto un gioiello a cuore con incastonata una pietra preziosa e una perla a goccia pendente sormontato da una corona e ancora da un fiocco
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Fiammingo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
- INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Assai trascurato dagli studi, il dipinto presenta numerose incognite. Non se ne conosce la provenienza, poiché è inventariato nel 1937 (come "Ritratto di Principessa incognita") senza notizie neppure in merito alla proprietà. La possibilità - ragionevolmente prospettata da Lorenzo Bonoldi e Giulia Marocchi (com. or.) - di ravvisare il dipinto nell'elenco allegato al rogito Siliprandi (TAMASSIA 1996, p. 87 n. 418: "a mezza figura una Principessa vestita alla Spagnola con perle al collo e decorazione"), permetterebbe di stabilire che l'opera è di proprietà comunale. Il dipinto è in seguito segnalato da OZZOLA (1949, n. 132; 1953, n. 132) come copia (senza tuttavia l'indicazione del supposto prototipo) di "scuola fiamminga" del XVII secolo e viene quindi esaminato in dettaglio per la prima volta solo dalla Mattioli (in Rubens a Mantova 1977, p. 73 n. F.2), allorché è esposto alla mostra mantovana per il cinquecentenario dalla nascita di Rubens. La donna indossa un grande pizzo e una ricca collana di perle, porta al petto un gioiello a cuore, con incastonata una pietra preziosa e una perla a goccia pendente, sormontato da una corona - indicativa dello status sociale - e da un fiocco. Secondo la Mattioli il dipinto è opera di autore fiammingo della fine del XVI secolo, per via di una "severità ancora cinquecentesca" che sottende il ritratto; i tratti spigolosi del volto le ricordano la fisionomia di Luigi XIII, figlio di Maria de' Medici, e le suggeriscono quindi che la donna potrebbe essere proprio della famiglia fiorentina. [U gioiello a cuore appeso alla cintura è nel Ritratto della marchesa Vittoria Pepoli, delle Collezioni Comunali d'Arte di Bologna, seconda metà XVII sec.] È stata recentemente avanzata anche la proposta che la donna, per via delle perle, possa chiamarsi Margherita (Repertory 2001-2002, I (2001), p. 180 n. 277). La goletta inamidata di trina potrebbe spingere la datazione del ritratto già al primo Seicento. Rilevo una certa somiglianza con i tratti di Cristina di Francia, duchessa di Savoia, per confronto col dipinto del castello di Racconigi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300152484
- NUMERO D'INVENTARIO Gen. 12237
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0