aquile

capitello, (?) 1150 - (?) 1199

Il capitello, posto sopra l'ultima colonna a sinistra dello stipite di sinistra, presenta sulle tre facce un raggruppamento di tre aquile con ali aperte, a penne ben evidenziate. Ai lati dell'aquila di destra si inseriscono due rosette. Sull'abaco, rastremato verso il basso, motivo a foglie di acanto con punte rovesciate. Il capitello è concluso in basso da un listello liscio

  • OGGETTO capitello
  • MATERIA E TECNICA pietra/ intaglio/ scultura
  • MISURE Larghezza: 55
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Capitello di accurata fattura, con accentuata rotondità nei corpi e penne ben evidenziate. Per l'Allegranza (1757, pp.175-76) le aquile sarebbero il simbolo della conversione di Vittorino e Agostino da parte di S. Simpliciano; per l'Annoni (1856, p.74) essendo poste dallo stesso lato dell'angelo acefalo indicherebbero il genio del bene in contrapposiziQ ne coi leoni e il drago del lato ds.(cfr. s.12 e 10), simbolo del genio del male. Il Romussi (1872,p.215) vede nelle aquile un ammonimento per i fedeli a fissare i pensieri in Dio come l'aquila fissa gli occhi nel sole. Il Porter (1916-17, p. 329) indica parecchi esempi, a partire dalla fine dell'XI sec. o inizio del XII, di capitelli di tipo corinzio che presentano il motivo dell'aquila, nell'ambito della scultura romanica lombarda. Secondo il Baroni (1934 p. 64-65) Questo capitello si riannoda alle sculture del pulpito di Sant'Ambrogio e a un capitello nell'interno di San Celso.Nel 1650 il Puccinelli (pp. 34 sgg.) dà alcune notizie storiche; nel 1674 il Torre (p. 220) indica che il portale è stato escluso dall'allora recente restauro della facciata; il Lattuada ne dà una breve descrizione nel 1737(p. 77); nel 1757 l'Allegranza (pp.174 sgg.) fa un primo studio sul portale e i suoi rilievi e descrive il timpano dipinto con Vergine e Bambino fra i SS. Pietro e Paolo; il Millin (1817, I, p. 245) propone una datazione precisa,1171, non confermata da documenti, che verrà però accettata anche dal Porter (1916, I, p. 291); l'Annoni (1856, pp. 64 sgg.) attribuisce i rilievi all'VIII o IX sec.; nell'edizione del 1854 del Giulini (I, p.108) c'è un'incisione raffigurante il portale; il Mongeri (1872, pp. 70 sgg.) lo assegna al XII sec. e parla per primo dei restauri della facciata compiuti dal Maciacchini nel 1870. il Romussi (1872, pp. 214 sgg.) illustra le figure in processione, delle quali, nel 1906, il Santambrogio (pp. 4 sgg.) offre una sua interpretazione, assegnando il portale alla prima metà del sec. XII. Il Porter (1916-17, I, pp. 652 sgg.) ne parla diffusamente e così pure il Baroni (1934, pp. 58 sgg.); Arslan (1954, p. 588) lo assegna alla seconda metà del sec. XII
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300045977-3
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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